Stress occupazionale e recenti trasformazioni del lavoro
Il presente lavoro si propone di analizzare il fenomeno dello stress occupazionale, definito anche “stress lavoro-correlato”, alla luce dei grandi cambiamenti nel mondo del lavoro che stanno interessando il contesto economico e sociale contemporaneo. E' emerso, tra i diversi tratti distintivi di tale mutamento, il concetto di“flessibilità” quale leitmotiv della new economy, e le conseguenze positive e negative di cui si fa portatore. Mentre, da una parte, si esaltano i caratteri di una maggiore autonomia, creatività e competitività, di un più spiccato “spirito imprenditoriale” dei lavoratori, sullo sfondo di un contesto sociale più complesso rappresentato “dall'economia dell'immateriale” e “della conoscenza”, si rilevano gli aspetti più propriamente insidiosi collegati alle situazioni di precarietà e vulnerabilità e le connesse sensazioni di tensione ed incertezza che vanno a compromettere la qualità della vita lavorativa. La disarmonia fra sé stessi e il proprio lavoro, le esigenze imposte di un continuo adattamento ed un grado insufficiente di controllo sul proprio lavoro sono tutti elementi che vanno a incrementare l'insorgere dello stress legato all'attività lavorativa.
Il termine stress è entrato da anni a far parte di quell'insieme di parole diffuse, usate ed abusate, che connotano la società contemporanea; il concetto di stress non è facilmente enucleabile: tanto si è detto e scritto su questo fenomeno determinando una sorta di discorso sociale sullo stress, ovvero un insieme di conoscenze, rappresentazioni e idee date per scontate che alimentano il senso comune e il linguaggio quotidiano rispetto a questo fenomeno.
Lo stress occupazionale è divenuto uno dei temi di maggior interesse per gli individui, le imprese, gli operatori per la sicurezza sociale e gli stessi politici, proprio perché, oltre ad avere pesanti conseguenze sul benessere e sulla salute delle persone, comporta un notevole costo anche per i sistemi di welfare, e quindi sull'intera collettività. Secondo il NIOSH, istituto nazionale di infortunistica degli Stati Uniti “lo stress dovuto al lavoro può essere definito come un insieme di reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifesta quando le richieste poste dal lavoro non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze del lavoratore”. Su questa stessa linea si colloca la definizione fornita dal testo dell' Accordo Europeo sullo stress sul lavoro dell' 8 ottobre 2004 ossia “stato di malessere che si manifesta con sintomi fisici, psichici o sociali legati all'incapacità delle persone di colmare uno scarto tra i loro bisogni e le loro aspettative e la loro attività lavorativa” inoltre l'Accordo Europeo aggiunge, che lo stress non è una malattia, anche se un'esposizione prolungata allo può diminuire l'efficienza lavorativa e causare problemi di salute. I contenuti di questo Accordo hanno ispirato in Italia il nuovo Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul lavoro, Decreto legislativo 81/2008 che parla di stress lavoro-correlato e dei rischi psico-sociali legati all'organizzazione; accanto ai rischi tradizionali rappresentati dalle condizioni fisiche dell'ambiente di lavoro, impone alle Aziende e ai datori di lavori l' obbligo della valutazione di tali rischi all' interno del Documento di Valutazione dei rischi.
I numerosi studi sulle cause dello stress occupazionale che ho analizzato all'interno di questo mio lavoro hanno rilevato una maggiore incidenza sull'insorgenza di questo fenomeno delle cause derivanti dall'organizzazione del lavoro piuttosto che quelle individuali sulla sicurezza del lavoro.
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Informazioni tesi
Autore: | Sarah Baschieri |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Federico Chicchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 68 |
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