Skip to content

La Somalia: da colonia italiana a Stato indipendente (1885-2012)

[...]Inizia la conversazione a voce bassa e con gentilezza. Parla ad un somalo come ad un tuo pari. Guardalo sempre negli occhi, non accavallare le gambe se sei seduto su di una sedia. Loquacità e facilità di linguaggio sono molto apprezzate nella società somala. Se sai recitare una poesia o uno scioglilingua sarai molto stimato per la tua bravura. Porta con te le fotografie della tua famiglia da mostrare durante la conversazione. Se ti danno un regalo, restituisci un regalo che sia di valore inferiore. […] Sei libero di restituire un abbraccio o un bacio su una guancia ad un somalo che ha avuto questa iniziativa nei tuoi confronti: è un segno di amicizia e non di omosessualità.
Non abbracciare o baciare un somalo a meno che non sia lui a prendere l'iniziativa; in nessun caso devi abbracciare o baciare una donna somala [...]

Questo fu ciò che i nostri militari inviati in Somalia si ritrovarono a leggere nell'opuscolo fornito loro dalla Marina Militare. Nel 1993, cioè novant'anni dopo il primo sbarco italiano.
Ridurre un intero popolo (e relativa cultura) a poesie e scioglilingua la diceva evidentemente lunga sull'idea di superiorità che aveva animato fin lì le nostre avventure coloniali e che ancora permeava le nostre spedizioni, di pace o umanitaristiche che fossero.
Oggi la Somalia è classificata da molti osservatori come un Failed State, uno Stato fallito, uno dei pochi paesi al mondo dove le istituzioni portate dall'Occidente non hanno retto alla prova del tempo, finendo per collassare sotto il peso di una società ancora a forte appartenenza clanica.
L'Italia ha responsabilità in questo? Il paese che ha guidato la Somalia per quasi cinquant'anni, tra dominio diretto e amministrazione fiduciaria, ha forse sbagliato qualcosa nel cercare di trapiantare istituzioni sconosciute ai Somali? E se così fosse perché la Somalia è uscita dal discorso politico italiano, agevolando quel processo di rimozione e autoassoluzione del colonialismo italiano?

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
5 Introduzione Inizia la conversazione a voce bassa e con gentilezza. Parla ad un somalo come ad un tuo pari. Guardalo sempre negli occhi, non accavallare le gambe se sei seduto su di una sedia. Loquacità e facilità di linguaggio sono molto apprezzate nella società somala. Se sai recitare una poesia o uno scioglilingua sarai molto stimato per la tua bravura. Porta con te le fotografie della tua famiglia da mostrare durante la conversazione. Se ti danno un regalo, restituisci un regalo che sia di valore inferiore. […] Sei libero di restituire un abbraccio o un bacio su una guancia ad un somalo che ha avuto questa iniziativa nei tuoi confronti: è un segno di amicizia e non di omosessualità. Non abbracciare o baciare un somalo a meno che non sia lui a prendere l'iniziativa; in nessun caso devi abbracciare o baciare una donna somala 1 . Questo fu ciò che i nostri militari inviati in Somalia si ritrovarono a leggere nell'opuscolo fornito loro dalla Marina Militare. Nel 1993, cioè novant'anni dopo il primo sbarco italiano. Ridurre un intero popolo (e relativa cultura) a poesie e scioglilingua la diceva evidentemente lunga sull'idea di superiorità che aveva animato fin lì le nostre avventure coloniali e che ancora permeava le nostre spedizioni, di pace o umanitaristiche che fossero. Oggi la Somalia è classificata da molti osservatori come un Failed State, uno Stato fallito, uno dei pochi paesi al mondo dove le istituzioni portate dall'Occidente non hanno retto alla prova del tempo, finendo per collassare sotto il peso di una società ancora a forte appartenenza clanica. L'Italia ha responsabilità in questo? Il paese che ha guidato la Somalia per quasi cinquant'anni, tra dominio diretto e amministrazione fiduciaria, ha forse sbagliato qualcosa nel cercare di trapiantare istituzioni sconosciute ai Somali? E se così fosse perché la Somalia è uscita dal discorso politico italiano, agevolando quel processo di rimozione e autoassoluzione del colonialismo italiano? 1 A. Del Boca, La trappola somala, Laterza, Bari 1994, pp. 28-29. 2 M. Guglielmo, Somalia. Le ragioni storiche del conflitto, Edizioni Altravista, Pavia 2008,

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi