Skip to content

La fecondità in Italia: riflessioni teoriche ed evidenze empiriche in un confronto tra le province

Una delle questioni oggi più dibattute, in ambito demografico e non solo, è quella della bassa fecondità italiana. La fecondità è la manifestazione concreta, e quindi misurabile, della capacità fisiologica di procreare. Si parla di bassa fecondità in quanto il tasso di fecondità totale si aggira in Italia, ormai da più di un ventennio, intorno ai 1,2-1,3 figli in media per donna, un valore ben al di sotto di quella che è la soglia necessaria a garantire almeno il rimpiazzo della generazione precedente, cioè 2,1.
Il primo obiettivo del nostro lavoro è stato quello di tracciare un quadro teorico sulla fecondità. Abbiamo così ripercorso l’evoluzione storica della fecondità in Italia dal secondo dopoguerra ad oggi e confrontato la situazione italiana presente con quella degli altri paesi. Abbiamo, poi, cercato di delineare quello che è l’approccio più strettamente demografico allo studio della fecondità. Sono stati esposti i più noti tentativi di spiegazione dei comportamenti riproduttivi ed è stato fatto cenno dell’attuale dibattito sulle possibili cause e conseguenze della bassa fecondità.
Il secondo obiettivo è stata una verifica empirica della situazione della fecondità italiana attraverso un confronto tra le province. Dopo una comparazione tra i dati provinciali recenti e tra questi e quelli degli ultimi decenni, abbiamo cercato di individuare una serie di variabili di natura socio-economica che potessero essere in grado di spiegare i comportamenti riproduttivi.
Avvalendoci di software statistici, è stata studiata la relazione tra queste variabili e il tasso di fecondità totale delle province italiane attraverso un’analisi di correlazione e regressione. Il modello applicato ci ha condotti alla conclusione che più del 60% della variabilità del tasso di fecondità totale tra le province può essere spiegata da tre sole delle undici variabili da noi prese in considerazione: l’età media della madre al parto, il tasso di attività totale e il tasso di nuzialità.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
7 INTRODUZIONE La fecondità è la manifestazione concreta della capacità fisiologica di procreare che noi, in quanto esseri umani, abbiamo. La fecondità è ciò che ha consentito alla specie umana di avere una storia, di continuare ad esistere. Come tale è primario oggetto di interesse da parte della demografia, la scienza che studia quantitativamente la popolazione umana. La quantità di popolazione sembra aver sempre destato preoccupazioni negli studiosi, allarmati talvolta dal suo eccesso, come accadeva secoli fa o ancor’oggi in alcuni paesi in via di sviluppo, talaltra dalla sua scarsità, come accade oggi nella gran parte dei paesi sviluppati, in particolar modo l’Italia. L’Italia si presenta oggi come uno dei paesi a più bassa fecondità del mondo, con un numero medio di figli per donna che negli ultimi anni si è attestato su 1,2 – 1,3, un valore ben al di sotto di quella che viene generalmente considerata la soglia che consente il rimpiazzo della generazione precedente, ossia 2,1. Questa situazione di denatalità permane ormai da circa un quarto di secolo e poiché, nonostante gli ultimi timidi segnali di ripresa, non sembra modificarsi, desta preoccupazioni in quanto concausa dell’eccessivo invecchiamento della popolazione. Da più parti, dunque, si tenta di ricercare quali siano le cause che inducono gli italiani a fare pochi figli e quali siano le conseguenze a livello sociale ed economico di tale bassa natalità, proponendo eventuali interventi di natura politica per cercare di porvi rimedio.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi