L'Italia verso l'Europa negli anni della ricostruzione (1947-1953)
Per l'Italia, gli anni dell'immediato dopoguerra, costituiscono un periodo di transizione dal regime fascista alla costruzione di un regime democratico e pluripartitico.
Il paese, flagellato sia a livello economico e sia in ambito politico-militare dal secondo conflitto mondiale, urgeva di una "ricostruzione".
Tra la seconda parte del 1946 e l'inizio del 1947 si aggravò ulteriormente la situazione economica del paese, che era insieme crisi alimentaria e crisi monetaria con una forte ripresa dell'inflazione. Alla drammatica situazione economica si aggiungeva l'instabilità sociale dell'ordine pubblico, la rinascita di movimenti neofascisti e la sempre maggiore contrapposizione tra le sinistre e la DC, che stava portando il governo alla paralisi. Si ponevano come prioritari i problemi della ricostruzione economica, della creazione di un sistema democratico e del reinserimento dell'Italia nella comunità internazionale. Un'operazione la cui paternità, almeno per il primo periodo (1947 – 1953) è da attribuire in buona misura all'intuizione ed alla fermezza del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e al Ministro degli Esteri Sforza . Tra il leader democratico e il conte si sarebbe dunque instaurata tra il 1947 e il 1951 una proficua ed efficace collaborazione fondata su una sostanziale comunanza di vedute e obiettivi. La collaborazione tra i due statisti, nell'arco di un quinquennio – pur non mancando le occasioni di dissenso e i dissapori – risulterà decisiva per indirizzare e quindi realizzare la "corsa di ritorno" dell'Italia nello schieramento politico-militare dell'Occidente. Fin dal suo insediamento a Palazzo Chigi Sforza si mostrò concorde con De Gasperi intorno alla necessitò di procedere alla firma del trattato di pace. Per entrambi tale scelta, per quanto dolorosa e ritenuta ingiusta, rappresentava la condizione che avrebbe permesso all'Italia di chiudere definitivamente la parentesi della guerra e della sconfitta, di riacquistare la piena sovranità e di porre le premesse per sviluppare una precisa azione di politica estera. A questo proposito, sia De Gasperi, sia Sforza ritenevano che l'Italia, a dispetto della disfatta militare, della debolezza economica, delle incertezze politiche e dell'instabilità sociale, dovesse porsi l'obiettivo del recupero del ruolo nel contesto internazionale.
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Informazioni tesi
Autore: | Antonio Di Benedetto |
Tipo: | Diploma di Laurea |
Anno: | 2012-13 |
Università: | UniCusano - Università degli Studi Niccolò Cusano |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Giuliano Caroli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 94 |
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