Il sistema di risposta ONU alle emergenze Umanitarie Complesse. L’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Office for the Coordination of the Humanitarian Affairs, UN-OCHA)
L’attuale quadro geopolitico è caratterizzato da numerosi fattori di cambiamento epocale riferibili ad una moltitudine di categorie inferenti l’agire umano sia indotti dal medesimo che da questo indipendenti ma certamente su di esso incidenti spesso in via anche significativa.
Cambiamenti paradigmatici si osservano in ambito planetario quali forieri di particolare instabilità sui vari domini di natura fisica (es. ambientale, climatologico, geologico, ecc. ...), sociale (es. demografico, psicosociale, migratorio, ecc. ...) e politica (es. instabilità conflittuali di frammentata e complessa lettura, crisi regionali legate ad interessi economici o di influenza confliggenti, ecc. …).
In tal contesto, l’humanae consortium ha adottato, tra le altre, un sistema di gestione delle crisi e/o disastri regionali, ed in particolare delle conseguenze più immediate derivanti dalle medesime, che nel tempo ha tentato di dare risposte ad esigenze ingenti ed immanenti conseguenti ad eventi catastrofici che le singole comunità locali, territoriali o nazionali non erano in grado di affrontare.
Appare di tutta evidenza come moti personali filantropici di benestanti, sempre esistiti, spinte solidaristiche di organismi religiosi seguite dalla loro secolarizzata versione delle società di mutuo soccorso corporativistico rinascimentale prima e ottocentesche poi, si siano traslate, infine, come dovere/potere di soccorso assunto dagli Stati Sovrani di epoca liberale nei confronti dei propri popoli in stato di necessità e successivamente nei confronti di tutti i popoli in cooperazione tra essi.
Scopo del presente elaborato è dunque la trattazione dell’organizzazione che la comunità internazionale, secondo una linea temporale fatta di approssimazioni successive, per il tramite dell’ONU, si è data per la risposta alle Emergenze Umanitarie a forte impatto globale ovvero, l’Ufficio per il Coordinamento dell’Assistenza Umanitaria (United Nations’ Office for the Coordination of Humanitarian Affairs), lo UN-OCHA.
Al fine di ottemperare allo scopo anzidetto si è ritenuto quantomeno necessario, oltre a descriverne gli aspetti interni inerenti strutture, linee funzionali e di dipendenza, risorse e normative procedurali di azione, ecc.., offrirne, tra le altre, la contestualizzazione in ambito ONU e le intercorrenti vie di coordinamento, funzionali o di dipendenza, il generale contesto normativo internazionale entro cui deve dipanare il suo operato e, non ultima, la funzione catalizzatrice dell’operato di numerose altre organizzazioni internazionali di natura governativa o non governativa (OG, ONG/GOs, NGOs) che, su base volontaria, intendono coordinarsi o meno con l’OCHA al fine di sinergizzare ed ottimizzare le risorse complessivamente esprimibili per affrontare di volta in volta situazioni di crisi umanitaria variamente configurabili per quadro geografico, politico, normativo, di accessibilità e permissività.
Si è cercato di descrivere l’evoluzione operativa posta in essere dall’OCHA al fine di rispondere alle sfide poste da crisi complesse ove una moltitudine di attori si trovino ad operare nello stesso spazio e tempo ciascuno con obiettivi diversi e talvolta non congruenti quando non opposti; in tale contesto si è inteso dare conto del sistema delle cluster functions ovvero della metodologia operativa tesa ad attribuire ad un operatore particolarmente esperiente in una delle funzioni di assistenza umanitaria (es. salute, logistica, nutrizione protezione, sicurezza alimentare educazione, ecc.) la supervisione di tutte le attività pertinenti il suo settore di attribuzione indipendentemente dall’organizzazione che le stia fattualmente ponendo in essere.
Si è infine accennato ad un possibile prosieguo della linea di sviluppo futuribile per tale tipo di organizzazioni nell’ambito di possibili percorsi di ricerca che evidenzino categorie specifiche che più analiticamente studiate in relazione, ad esempio, a come esse si pongano nel quadro dell’apparato umanitario generale negli scenari di crisi (posizionamenti politici e/o conflitti armati esistenti), ovvero di conquista dei propri “Spazi Umanitari” (percezione interna ed esterna) ed infine delle motivazioni effettive alla loro ragione sociale umanitaria.
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Informazioni tesi
Autore: | Massimiliano Ferri |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2018-19 |
Università: | Università degli Studi Guglielmo Marconi |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Politiche |
Relatore: | Alessandro Ferrari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 141 |
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