Il principio lavorista tra attualità e attuazione della Costituzione
La scelta dell’argomento che costituisce oggetto del presente lavoro trova origine nella necessità di approfondire un tema che riguarda me e molti altri, giovani e non solo, che si affacceranno a breve, o già lo fanno, sul mercato del lavoro, avvertendo tutta l’insicurezza, l’ostilità e la problematicità di cui questo mondo è pervaso. E suona quasi come una cacofonia il pensare che ciò che formalmente sta alla base del nostro Stato, ispirandone e pervadendone ogni altra disposizione, sostanzialmente costituisca il problema maggiore che da decenni affligge il nostro Paese. La ricerca parte, quindi, dalla necessità di consapevolezza e, conseguentemente, dal desiderio di poter autonomamente avanzare tesi, discutere ipotesi e soluzioni, esprimere giudizi, per quanto possibile fondati sulla elaborazione di una conoscenza tecnica, obbiettiva e giuridica.
Il principio lavorista è modello e, al tempo stesso, lo strumento più efficace, che i Padri Costituenti hanno lasciato in eredità all’Italia, per costruire il suo avvenire e per mantenere vivi, anche nella sostanza, tutti gli altri valori espressi nel testo. Il nostro testo costituzionale è fondamentalmente unico rispetto agli altri, proprio perché colloca il lavoro in una posizione così preminente, ponendo in secondo piano, ma solo apparentemente, i principi di dignità, di libertà, di democrazia. La Costituzione nasce dal reale e anche la costituzionalizzazione del principio lavorista è frutto di un processo quasi spontaneo, che con forza ha evidenziato la centralità di questo valore, che andava tutelato non in leggi speciali o comunque riferite unicamente alla disciplina del rapporto di lavoro, ma in un contesto più ampio e onnicomprensivo, che avrebbe liberato la figura del lavoratore dal vincolo riduttivo e parziale implicito nel concetto di subordinazione e avrebbe creato un nuovo legame, questa volta indissolubile, tra il lavoro e la persona, tra il lavoro e la dignità umana.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Maria Felicia Gemelli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi della Calabria |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Alessandro Mazzitelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 78 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il Libro Bianco sul mercato del lavoro
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi