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Il fenomeno dell'immigrazione irregolare e la salvaguardia della vita umana a mare

Il presente lavoro ha come argomento il fenomeno dell'immigrazione irregolare in Italia e in Europa con particolare riferimento alla salvaguardia della vita umana in mare.
L’attività viene descritta sia attraverso riferimenti giuridici nazionali ed internazionali, riportando le Convenzioni e i Trattati che hanno portato alla nascita delle istituzioni internazionali e sia attraverso le esperienze personali maturate nel settore dell’immigrazione irregolare.
Nonostante i progressi, ancora oggi assistiamo a tragedie che vedono come tragica conseguenza la perdite di molte vite umane a seguito del mancato rispetto delle norme sulla salvaguardia della vita umana in mare.
Negli ultimi anni il ruolo dell'Italia nel quadro delle migrazioni internazionali è cambiato, da paese di partenza a paese di arrivo dei flussi migratori.
Questo cambiamento, comune ad altri paesi mediterranei, ha avuto importanti conseguenze per l'economia e ha provocato problemi sociali ed economici che richiedono soluzioni appropriate.
Per i paesi europei il secondo conflitto mondiale ha rappresentato un importante punto di svolta nella storia delle migrazioni internazionali.
Infatti, anche se prima del conflitto la presenza straniera aveva già raggiunto in alcuni paesi valori consistenti (il 15,4% della popolazione in Svizzera nel 1914, il 7% in Francia nel 1931), è nel secondo dopoguerra che, grazie al contributo di una serie di fattori, si assiste ad una rapida crescita del fenomeno in quasi tutti i paesi dell'Europa occidentale.
Gli anni ‘50 e ‘60 sono il periodo d'oro delle migrazioni europee per lavoro: crescita economica e piena occupazione determinano in molti paesi squilibri quantitativi tra domanda ed offerta di lavoro, che si ritiene vantaggioso colmare “importando” lavoratori.
Quindi, in questi anni le migrazioni sono prevalentemente da domanda.
Le attività in cui gli immigrati riescono a trovare lavoro sono spesso quelle industriali.
Specie la grande industria attrae lavoro e all'immigrazione si tende a dare un carattere congiunturale e temporaneo, in relazione ai bisogni dei mercati del lavoro.

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1 INTRODUZIONE Il presente lavoro ha come argomento il fenomeno dell'immigrazione irregolare in Italia e in Europa con particolare riferimento alla salvaguardia della vita umana in mare. L’attività viene descritta sia attraverso riferimenti giuridici nazionali ed internazionali, riportando le Convenzioni e i Trattati che hanno portato alla nascita delle istituzioni internazionali e sia attraverso le esperienze personali maturate nel settore dell’immigrazione irregolare. Nonostante i progressi, ancora oggi assistiamo a tragedie che vedono come tragica conseguenza la perdite di molte vite umane a seguito del mancato rispetto delle norme sulla salvaguardia della vita umana in mare. Partendo dalla storia degli anni cinquanta fino ai giorni nostri, abbiamo assistito a movimenti di popolazioni sia a livello nazionale ed internazionale, i Paesi che inizialmente erano di migrazione sono diventati d'immigrazione 1 . La notevole estensione costiera, la posizione al centro del Mediterraneo, l’appartenenza all’Unione europea, concorre a fare dell’Italia una protagonista assoluta delle questioni internazionali. Il transito dei migranti presenta aspetti di grande drammaticità nel Mediterraneo, poiché le migrazioni via mare comportano seri rischi per la vita umana a causa delle modalità con le quali il trasporto avviene. E’ ormai accertato che le organizzazioni criminali transnazionali controllano e lucrano su tutta la filiera degli spostamenti del migrante, dalla partenza, la detenzione nei centri di “smistamento” sulle coste nord africane, all’imbarco su navi “madre” dalle quali i migranti sono poi trasbordati su piccole e inadatte imbarcazioni, dirette verso le coste dei Paesi europei. Il territorio italiano è particolarmente esposto alle ondate migratorie, la posizione geografica d'immediata vicinanza con i paesi extraeuropei dell’area balcanica, collegati via mare con paesi a rischio come l’Albania, il Montenegro e la Turchia, favorisce l’arrivo dei migrati. I canali di transito comunemente utilizzati dai migranti sono: il canale di Sicilia, il Mar Ionio, lo stretto di Gibilterra e dopo il crollo della Siria, attraverso la Turchia, Grecia, Macedonia, Serbia e Ungheria. (1) Giordano A, Movimenti di popolazione : una piccola introduzione, Ed. Luiss University Press, 2015, Roma, p.78.

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Parole chiave

immigrazione
convenzione
vita
area
umana
stati
salvaguardia
soccorso
salvataggio
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