Il dibattito politico sull'integrazione monetaria europea
I quattro capitoli della tesi dividono, cronologicamente, in altrettante parti la storia della Comunità Economica Europea dalle sue origini ad oggi, sia dal punto di vista storico - politico, sia politico – economico. Da una breve descrizione delle caratteristiche del boom economico degli anni '50 e '60, si passa ad analizzare la crisi delle teorie keynesiane durante la “stagflazione”, l’affermazione del neomonetarismo, le contestuali istituzioni del serpente monetario e dello SME, e la ricerca della stabilità economica e monetaria negli anni ’80. Nell’ultima parte si valuta il periodo dall’Atto Unico fino al Trattato di Maastricht, la mancata integrazione politica, il ruolo della dialettica tra Francia e Germania nella definizione dei Trattati, il tentativo fallito di una piccola unione monetaria. Inoltre, si è posta attenzione ad alcune problematiche politico – economiche, quali la libera circolazione di capitali, la differenza tra sistemi a cambi fluttuanti, a cambi fissi ed a moneta unica, la mancata integrazione fiscale, l’indipendenza politica della Banca Centrale Europea, i vincoli ed il mancato coordinamento delle politiche di bilancio nazionali.
Nel ripercorrere la storia della Comunità Europea, si sono posti in evidenza soprattutto gli aspetti del dibattito politico più connessi al processo d’integrazione economica e monetaria, ed alle cause della mancata integrazione politica. Dal punto di vista politico – economico, si sono analizzati tutti i punti tecnicamente cruciali dell’integrazione monetaria, riportando, per ciascuno di essi, i principali pareri della letteratura economica contemporanea. Inoltre, attraverso l’utilizzo di indicatori macroeconomici reperiti da fonti autorevoli (EUROSTAT e OCDE), si è tentato di effettuare dei riscontri empirici sulle principali teorie economiche esposte.
La conclusione cui si perviene è che l’Unione Monetaria Europea, conseguita sulla base dei criteri di convergenza stabiliti nel Trattato di Maastricht ed irrigiditi con il Patto di Stabilità, non ha precedenti storici. Essa sembrerebbe creare più problemi che vantaggi, in assenza di unione politica, poiché impone manovre monetarie restrittive che penalizzano la crescita economica e l’occupazione. A sua volta, la mancata integrazione politica è ancora più grave, poiché le competenze economiche e monetarie, sottratte agli Stati nazionali, sono state affidate ad istituzioni comunitarie (Consiglio Europeo, ECOFIN, Banca Centrale Europea) politicamente irresponsabili, aggravando così il deficit democratico dell’Unione.
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Manganaro |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1999-00 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Politiche |
Relatore: | Giuseppe Maione |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 216 |
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