Il contributo costituzionale del continente latinoamericano in un dibattito ancora aperto: il diritto all'acqua
L’acqua, elemento importante nella quotidianità, viene utilizzata dall’uomo anche nelle attività agricole, industriali ed energetiche, che implicano spesso un eccessivo sfruttamento e uno spostamento di ingenti volumi di acqua (acqua virtuale) da uno Stato all’altro.
La presa di coscienza dell’ineguale distribuzione, della scarsità e dell’inquinamento della risorsa idrica si ascrive nel più ampio contesto della tutela ambientale e del miglioramento delle condizioni di vita, promosso durante le principali Conferenze internazionali su ambiente e sviluppo. Durante tali incontri, l'esigenza di conciliare crescita economica ed equa distribuzione delle risorse in un nuovo modello di sviluppo, rispettoso dell’ambiente e degli ecosistemi, è stata individuata nel concetto di sviluppo sostenibile. In tale contesto, in base ad una visione biocentrica e comunitaria, che promuove una vita in armonia con la Natura, il continente latinoamericano ha proposto un’alternativa all’idea classica di sviluppo: il buen vivir.
L’esistenza, la definizione, il significato normativo del diritto umano all’acqua sono dibattuti dalla metà degli anni Cinquanta, ma, ancora oggi, non vi è una norma scritta che riconosca il diritto umano all’acqua nell'ordinamento giuridico internazionale. Ciò nonostante, esistono numerosi atti di soft law che fanno riferimento ad un diritto umano all’acqua. È possibile, poi, individuare norme che riconosco il tale diritto in vari atti di hard law, che si riferiscono ad alcune specifiche categorie di soggetti o a gruppi di Stati di volta in volta individuati dalla normativa, o ancora in alcune Costituzioni e legislazioni nazionali.
La considerevole importanza che hanno assunto la salvaguardia dell’ambiente e la necessità di garantire all’umanità benessere e progresso hanno spinto molti Stati ad inserire nelle proprie costituzioni la nozione di “ambiente”, seppur difficilmente definibile dal punto di vista giuridico, e di sviluppo sostenibile.
In particolar modo, la recente ondata di riforme avvenuta nel continente latinoamericano (nuevo constitucionalismo) ha permesso a molti Stati di includere nelle proprie costituzioni articoli a tutela dell’ambiente. In tale contesto, alcuni Paesi dell’America Latina hanno seguito un percorso che, dopo circa un decennio di politiche fallimentari di privatizzazione della risorsa idrica promosse dalle Istituzioni finanziarie internazionali, ha portato all’esplicito riconoscimento del diritto umano all’acqua nelle costituzioni di Uruguay, Ecuador e Bolivia.
Il dibattito riguardante la gestione della risorsa idrica vede contrapposti, da un lato, i sostenitori della gestione privata che ritengono l’acqua essere un bene economico da cui trarre profitto, dall’altro coloro che la considerano come un bene comune essenziale per la vita. A partire dagli anni Novanta, molti Paesi del Sud del Mondo, in particolar modo quelli latinoamericani, furono oggetto di politiche di privatizzazione, promosse dagli Istituti finanziari internazionali. Nella maggior parte dei casi, tra cui quello della Bolivia, tali politiche fallirono, molti contratti vennero rescissi e si ebbe una ripubblicizzazione del settore.
Un’alternativa alle principali pratiche di gestione idrica è rappresentata dalla gestione comunitaria dell’acqua, che prende origine dalla tradizione andina. L’antica esperienza comunitaria è stata ripresa ed adattata alle zone periferiche a sud di Cochabamba per sopperire alla mancata fornitura da parte dell’impresa pubblica della città. Si riporterà, quindi, l’esperienza del progetto di cooperazione internazionale italiana Yaku al Sur, il cui principale obiettivo è stato quello di rafforzare i sistemi comunitari, che contribuiscono a garantire il diritto di accesso all’acqua anche alle famiglie escluse dal servizio.
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Informazioni tesi
Autore: | Lucrezia Maiorana |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Pavia |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Relazioni internazionali |
Relatore: | Giovanni Cordini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 168 |
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