Il contratto collettivo e l'attuazione delle direttive comunitarie.
In questa sede si vuole analizzare la tematica specifica relativa alla trasposizione delle direttive comunitarie attraverso la contrattazione collettiva. La disposizione da cui conviene prendere le mosse è certamente quella contenuta nel paragrafo terzo dell’art. 137 TCE: «uno Stato membro può affidare alle parti sociali, a loro richiesta congiunta, il compito di mettere in atto le direttive», che la CE può adottare per conseguire i propri obiettivi di politica sociale (art. 136 TCE), nell’ambito delle materie di cui all’art. 137. Dunque, a partire dal Trattato di Maastricht, la legittimità dei contratti collettivi interni con funzione traspositiva , già ricavata dalla Corte di Giustizia in base all’art. 249 TCE e già contemplata espressamente in alcune direttive, viene riconosciuta in via generalizzata da una norma positiva. Alla prospettiva di una contrattazione collettiva traspositoria, l’ordinamento giuridico italiano offre un dato materiale favorevole e un dato giuridico contrario. Il dato materiale favorevole è costituito dalle tradizionali caratteristiche del sindacalismo e del sistema negoziale italiano, le quali non possono che favorire la praticabilità di una via negoziale alla attuazione delle direttive comunitarie. Il dato giuridico contrario è invece costituito dal quarto comma dell’art. 39 della Costituzione e dalle barriere che frappone ad interventi di sostegno all’efficacia soggettiva dei contratti collettivi che non fossero ad esso conformi. L’ordinamento italiano, infatti, con l’art. 39 della Costituzione, ha previsto, anche se non attuato il procedimento di estensione dell’efficacia erga omnes del contratto collettivo. In tempi recenti,però, si è andata manifestando, tra gli studiosi italiani, una opinione favorevole al superamento dell’ ostacolo derivante dalla mancanza nel nostro sistema giuridico di strumenti idonei a garantire l’efficacia erga omnes dei contratti collettivi. Il favore del diritto comunitario verso il metodo contrattuale e la valorizzazione dell’autonomia collettiva operata in ambito comunitario offre quindi l’occasione per rivisitare alcuni degli assetti - anche costituzionali - del diritto del lavoro italiano.
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Informazioni tesi
Autore: | Valentina Di Berardino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Francesco Liso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 65 |
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