Gli USA e la difesa strategica: da Ronald Reagan a George W. Bush
Il presidente Ronald Reagan nel 1983, manifestò l’intenzione d’intraprendere una programma di difesa strategica, la Strategic Defense Initiative (SDI), che avrebbe dovuto offrire una via d’uscita dall’incubo nucleare e dalla logica della deterrenza, che aveva contribuito a mantenere la pace per quasi quarant’anni. Qualora fosse stato dispiegato il sistema avrebbe cambiato radicalmente gli equilibri politico-strategici. Questo annuncio scatenò un acceso dibattito all’interno degli Stati Uniti e nella comunità internazionale che si concentrò sugli effetti di tale programma sulle relazioni con l’URSS, sulla corsa agli armamenti, sulla compatibilità con il Trattato ABM, sugli effetti sulla NATO e sulla possibilità che questo programma aveva di essere effettivamente dispiegato. L’amministrazione di George W. Bush, dopo circa vent’anni, ha deciso d’intraprendere lo stesso programma, seppure in forma più modesta, scatenando un dibattito egualmente acceso (soprattutto per la decisione statunitense, annunciata il 13 dicembre 2001, di ritirarsi dal Trattato ABM). Mentre durante la guerra fredda la minaccia proveniva dall’ex Unione Sovietica, oggi essa sarebbe costituita dai cosiddetti “stati canaglia”. In sostanza, si tratterebbe della stessa risposta per due tipi di minaccia notevolmente differenti in un contesto internazionale che nel frattempo si è tramutato da bipolare in unipolare. Tuttavia, gli eventi dell’11 settembre 2001, sembrano aver permesso all’amministrazione Bush di ritagliare un nuovo compito alla difesa antimissilistica all’interno di una triade strategica. Non si tratta più, dunque, della grande alternativa alla deterrenza proposta da Reagan, quanto di un complemento dell’offesa.
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Informazioni tesi
Autore: | Simona De Marzo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Internazionali e Diplomatiche |
Relatore: | Mario Del Pero |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 209 |
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