Cittadine contro. Storie di donne e di politica nell'Italia degli Anni Settanta
L'obiettivo dell'elaborato è stato quello di offrire una rilettura della scarsa partecipazione delle donne nelle istituzioni e nella politica degli anni Settanta, mettendo in luce i principali fattori intervenuti a condizionarne le modalità di accesso. Dopo una rapida ricostruzione della condizione femminile dall'Unità d'Italia alla contemporaneità, si esaminano le tappe più significative della legislazione italiana riguardanti il riconoscimento dei diritti delle donne. Dopo il riconoscimento del diritto di voto, gli anni Settanta rappresentano il momento storico che segna il tramonto della legislazione di tutela e di protezione delle donne favorendo il pieno riconoscimento dei diritti civili, politici e della parità di trattamento tra uomini e donne, in sede sia privata sia pubblica. In quegli anni un nuovo femminismo si afferma quale fenomeno sociale diffuso, si concentra su forme alternative di fare politica, anche rifiutando a priori quella istituzionale. Inoltre, gli anni Settanta inaugurano la stagione degli «anni di piombo», caratterizzati dal clima di paura e di repressione generato dalla diffusione della lotta armata. Nei gruppi terroristici le donne partecipano con determinazione e coraggio, sono sostenute dall'ansia di cambiare il mondo e scelgono la strada delle armi come l'unica percorribile per sovvertire la struttura dello Stato, assumendo così un ruolo pubblico e politico, ma di natura illegale.
Il lavoro qui presentato espone le problematiche legate alla scarsa rappresentanza femminile sullo scenario politico pubblico di quegli anni evidenziando sia gli ostacoli di natura istituzionale che limitano l'accesso delle donne alle cariche politiche, e che fanno riferimento al sistema partitico, alle regole elettorali e all'organizzazione interna dei partiti, sia le motivazioni di quelle donne che, nonostante una nuova consapevolezza politica, si sono volutamente tenute fuori dalla politica ufficiale e parlamentare. Un doppio rifiuto, una contraddizione che ha contribuito a rendere talmente scarsa la presenza delle elette nei luoghi della rappresentanza politica da palesare tutta l'imperfezione della cittadinanza delle donne nell'Italia contemporanea.
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Informazioni tesi
Autore: | Stefania Chiappuella |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze sociologiche |
Relatore: | Marcella Aglietti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 53 |
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