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Diabete e attività fisica

Da quanto detto in questa ricerca si evince la fondamentale importanza di un’ attività fisica regolare e costante nel tempo per prevenire l’insorgenza e le complicanze del diabete mellito. Senza alcuna ombra di dubbio possiamo dire che se fosse possibile racchiudere l’esercizio fisico in una pillola, sarebbe certamente la medicina più prescritta e usata al mondo, dobbiamo essere convinti che il nostro corpo non deve solo apparire, ma anche essere. Un programma di attività fisica regolare elaborato da un gruppo di lavoro comprendente anche esperti di preparazione fisica riveste perciò una notevole importanza, si sente infatti la necessità che insegnanti ISEF, preparatori fisici e dottori in scienze motorie vengano specificamente formati per l’allenamento a obesi e diabetici che, comunque, sono soggetti a rischio cardiovascolare. Essi devono essere in grado di implementare un programma di attività motoria consono alle esigenze che il diabete e la ridotta performance cardiorespiratoria che spesso accompagna il diabete stesso e l’obesità impongono.

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                                                                                   Diabete e Attività Fisica  Pagina 1  1.1 Che cos’e’ il Diabete: Il Diabete mellito, e’ un disturbo del metabolismo dei carboidrati caratterizzato  da  un  alto  livello  di  zuccheri  nel  sangue(iperglicemia)  e  dalla  presenza  di  zuccheri  nelle  urine(glicosuria).  I  soggetti  affetti  da  diabete  possono  avere  fame,  sete  disuria,  oppure  possono  manifestare  complicanze  croniche  al  sistema  cardiovascolare(infarto  del  miocardio  ed  arteriopatie)  o  alterazioni  della funzione visiva(turbe del distretto vascolare retinico, glaucoma, cataratta)  del  rene  (perdita  di  proteine  con  le  urine  sino  all’insufficienza  renale  conclamata)  del  sistema  nervoso(perdita  di  urine  e  feci,  impotenza  sessuale,  disturbi  della  frequenza  cardiaca).  Il  diabete  si  sviluppa  quando  il  pancreas  produce  una  quantità  insufficiente  di  insulina,  oppure  quando  l’utilizzo  di  insulina da parte delle cellule e’  inadeguato, con  il conseguente  innalzamento  dei livelli di glucosio ematico(iperglicemia). Si ritiene normale la glicemia fino al  valore di 110 mg/dl, i valori compresi fra 110 e 125 definiscono la condizione di  alterata  glicemia  a  digiuno  (IFG).  Valori  di  glicemia  uguali  o  superiori  a  126  mg/dl,  sono  sufficienti  secondo  l'American  Diabetes  Association  a  porre  diagnosi di diabete. La diagnosi di Diabete è certa con un valore = a 200 mg/dl,  rilevato  in  qualunque momento  della  giornata  o  due  ore  dopo  un  carico  di  glucosio. Valori di glicemia compresi  fra 140 e 200 dopo un carico di glucosio  definiscono  invece  la  ridotta  tolleranza  al  glucosio  (IGT).  IFG  ed  IGT possono  evolvere  nel  tempo  verso  un  Diabete  conclamato.  L’ereditarietà  svolge  un  ruolo  importante  nel  diabete mellito  si  rendono  quindi  di  vitale  importanza  visite mediche  e  indagini di  laboratorio per  i  soggetti  con parenti  in  famiglia  affetti da  sindrome metabolica per prevenire  lo  sviluppo della malattia o per  trattarla  se  presente,riducendo  cosi  i  rischi  di  complicanze  a  livello  cardiovascolare  renale  e  visivo.  Il  diabete  mellito  e’  una  delle  cause  più  frequenti di morte nel mondo occidentale, secondo  l’Organizzazione Mondiale 

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Informazioni tesi

  Autore: Emiliano Di Luigi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi dell'Aquila
  Facoltà: Scienze Motorie
  Corso: Scienze delle attività motorie e sportive
  Relatore: Emiliano Di Luigi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 78

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