La Torre dei Balivi di Aosta, indagini sulle malte di giuntura e le loro integrazioni nel corso dei secoli
Lo studio proposto in questa tesi si inserisce in un ampio progetto conoscitivo che da qualche anno è portato avanti dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, parallelamente al restauro del complesso aostano della Torre dei Balivi.
Dal 1999, infatti, l’Amministrazione Regionale valdostana si è impegnata in un restauro mirato alla rifunzionalizzazione del complesso balivale, destinandolo a futura sede dell’Istituto Musicale.
A fianco al restauro, la Sovrintendenza per i Beni e le Attività Culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta ha previsto un programma di indagini preliminari, mirate allo studio storico, archeologico e stratigrafico del complesso, al fine di fornire informazioni adeguate per la successiva formulazione di un corretto progetto di restauro, e al fine di approfondire la continua ricerca storica e archeologica sulla città di Aosta.
Le indagini preliminari hanno compreso ricerche in ambito architettonico, storico, archeologico e archeometrico.
Lo studio per la caratterizzazione delle malte di giuntura della Torre quadrangolare, proposta in questo elaborato, si inserisce proprio nell’ambito dell’analisi archeometrica. Negli anni precedenti a questo elaborato, infatti, sono state studiate le malte degli altri corpi di fabbrica del complesso balivale.
Scopo di questa tesi è, dunque, lo studio e la caratterizzazione delle malte di giuntura e delle evidenze particolari riscontrate nei prospetti della torre quadrangolare del Complesso della Torre dei Balivi di Aosta. Il fine di tale progetto di analisi è il riconoscimento di malte a valore storico e la loro distinzione delle superfetazioni, prodotto di restauri a carattere puntuale, senza alcun valore storico, culturale o archeologico. E’ infatti stata decisa, in ambito progettuale, l’eliminazione di tali superfetazioni, e la conservazione degli elementi a carattere storico, in particolar modo quelli cinquecenteschi.
Questo studio si propone, inoltre, di localizzare eventuali zone interessate da interventi e, qualora le analisi effettuate lo permettano, una datazione di massima di tali interventi, a confronto con gli studi archivistici finora condotti.
E’ però importante sottolineare che, per quanto riguarda la regione Valle d’Aosta, la datazione non può basarsi sullo studio dei metodi di produzione e utilizzo, a causa dell’isolamento territoriale e culturale che questa regione ha subito per molti secoli: le tecniche di produzione, come anche i materiali utilizzati e le zone di approvvigionamento, non hanno subito, come altrove, l’influenza di altre culture e di nuove tecnologie, ma sono stati invece tramandati per secoli, rimanendo pressoché inalterati.
Durante l’attività di tirocinio, in cui si sono svolte le analisi esposte in questa tesi, sono state utilizzate alcune tecniche analitiche innovative e ancora sperimentali riguardo lo studio delle malte. Questa tesi contribuisce dunque all’evoluzione di tali analisi e alla lettura dei risultati da esse forniti; proprio a causa dell’ancora attuale sperimentazione, però, alcuni risultati non possono essere spiegati appieno, in quanto sono ancora solo parzialmente conosciute le basi scientifiche sulle quali essi si fondano.
In seguito, sono anche state compiute analisi per lo studio del degrado dei campioni prelevati, al fine di valutarne la qualità e lo stato di conservazione e, dove possibile, determinare le zone maggiormente esposte a tale fenomeno.
Nonostante il progetto iniziale comprendesse lo studio delle sole malte di giuntura dell’edificio, in sede di campionamento è parso molto limitante attenersi a questo livello di approfondimento: i numerosissimi ed evidenti interventi e le particolarità riscontrate, sono dunque state considerate attraverso il prelievo di numerosi campioni, contrassegnati come particolarità rispetto all’omogeneità del resto dei prelievi.
Infine, è necessario specificare che lo studio delle malte non può limitarsi alle analisi esposte in questo elaborato (FTIR, TG/DTA, IC, XRD, SPOT TESTS, SL, Calcimetria e Assorbimento al vapor d’acqua), e che una caratterizzazione corretta e sufficiente deve prevedere anche lo studio dell’aggregato, attraverso studi mineralogico-petrografici e della curva granulometrica.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Elena Arizio |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Scienze e Tecnologie Chimiche per la Conservazione ed il Restauro |
Relatore: | Guido Biscontin |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 175 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Influenza dell’aggiunta di materiali fini microporosi sulle paste di cemento
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi