L'uso di cellule staminali come possibile terapia delle lesioni traumatiche del midollo spinale
Negli ultimi anni, l’aumento delle conoscenze e delle capacità medico-scientifiche hanno permesso ai pazienti con lesione midollare di sopravvivere e, a volte, di recuperare alcune funzioni perse nell’incidente. I costi sostenuti dalla società per garantire una qualità di vita sufficientemente accettabile a queste persone sono altissimi. Da diversi anni si ipotizza la possibilità di utilizzare le cellule staminali per ricostituire i nervi e le connessioni nervose danneggiate. In questi anni sono stati aperti numerosi progetti di ricerca e studio con prospettive differenti, che prevedono l’uso di cellule staminali di origine diversa (embrionali o adulte, pluripotenti o differenziate, di origine fetale, cordonale, amniotica). Tra le tante scoperte, le più importanti riguardano le induced pluripotent stem cells (iPSC), staminali adulte presenti nelle nicchie tissutali, riprogrammate in modo da de-differenziarsi e tornare ad uno stadio precedente, le staminali neurali presenti nelle nicchie dell’ippocampo, facendo decadere uno dei postulati sulle caratteristiche delle cellule che definiva “perenni” le cellule nervose, le mesenchymal stem cells (MSCs), staminali provenienti dal tessuto mesenchimale che possono essere riprogrammate e/o funzionare come sostegno per altri tipi di cellule staminali. Studi relativi alle mielolesioni hanno portato ad agire già in fase acuta, direttamente sul paziente, per ridurre la degenerazione legata al processo infiammatorio e alle sue conseguenze. Seppur oggi oggetto di discussione, il metilprednisolone viene utilizzato da anni con indubbi vantaggi, mentre è tutt’ora utilizzata, in attesa di ulteriori certezze, l’eritropoietina come farmaco d’elezione in fase acuta; i bloccanti dell’IL-8 ed i macrofagi attivati ancora in fase di studio.
Il paziente mieloleso può essere trattato in fase acuta o cronica. In fase acuta viene trattato farmacologicamente, mentre ancora in fase preclinica sono le altre metodiche quali l’innesto di cellule staminali, di precursori neurali o di staminali mesenchimali, la stimolazione di cellule staminali endogene, l’uso di cellule del cordone ombelicale programmate.
Innestare nuove cellule nel sito di lesione non è però sufficiente, bisogna spingere tali cellule a creare connessioni nuove e funzionanti.
Un approccio multidisciplinare riguarda l’inserzione di nanofibre bioriassorbibili contenenti peptidi autoassemblanti, che a contatto con i liquidi corporei si trasformano in gel creando uno scaffold su cui le fibre nervose superstiti, poste a monte ed a valle, possano rigenerarsi e connettersi. All’interno di queste fibre vi sono sostanze neurotrofiche e fattori di crescita. I risultati preclinici di queste ricerche sembrano promettenti.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Maria Cristina Vanni |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Scienze Biologiche |
Relatore: | Giuseppe Alloatti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 71 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Impiego dei biosimilari del Filgrastim, fattore di crescita granulocitario, in associazione alla chemioterapia per la mobilizzazione delle cellule staminali emopoietiche periferiche nel mieloma multiplo: confronto con il farmaco originator. Esperienza del Centro Trapianti di Piacenza.
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi