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Disagio scolastico e didattica delle scienze, un approccio motivazionale all'insegnamento della fisica con ragazzi a basso rendimento scolastico

Il lavoro svolto rappresenta una proposta metodologica per l'insegnamento delle scienze, in particolare quelle fisiche, attraverso un approccio pratico e motivazionale. Attraverso una sperimentazione all'interno di una mostra temporanea del Museo Tridentino di Scienze Naturali è stata verificata l'efficacia di un approccio "pratico" in particolare con i ragazzi con basso rendimento scolastico. Vengono inoltre proposte delle attività da svolgere in classe e realizzabili con materiali a basso costo reperibili in qualsiasi struttura scolastica.

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7 1. APPRENDIMENTO SCOLASTICO: DIFFICOLTA’ E DISTURBI 1.1 INTRODUZIONE La realtà scolastica è ormai sempre più caratterizzata da una forte eterogeneità delle classi. Gli insegnanti si trovano a dover fronteggiare sempre più spesso innumerevoli situazioni problematiche non più riferite solamente ad alunni in situazione di handicap, ma anche ai sempre più frequenti casi di alunni con disturbi dell’apprendimento, problemi comportamentali ed emozionali, background culturali diversi, situazioni familiari difficili ecc. (1). Si stima che circa uno studente ogni cinque incontra, nel corso della sua carriera scolastica, un particolare momento di difficoltà che spesso necessita l’attenzione di insegnanti, genitori o esperti nel campo dei problemi scolastici. Se questa stima sembra sovradimensionata, basta pensare al numero di studenti che annualmente abbandona la scuola o che viene bocciato (2). Un ambiente socioculturale non adeguato, la mancanza di autostima, le difficoltà a rapportarsi con i propri coetanei o con adulti e altre cause portano all’interno della scuola questo ampio ventaglio di problemi di apprendimento molto diversi dai problemi dovuti ad handicap. Se per quest’ultimi esistono chiare leggi a livello ministeriale, sia per la diagnosi sia per il metodo di operare, non si può dire lo stesso per tutte quelle situazioni di difficoltà o disturbo presenti quotidianamente nella scuola. E’ necessario, quindi, fare una netta distinzione fra quelle che vengono definite difficoltà di apprendimento, che si riferiscono a qualsiasi problematica incontrata da uno studente nel corso della propria carriera scolastica, e i disturbi dell’ apprendimento, termine che invece descrive problematiche ben più gravi e meglio definite legate al processo di apprendimento (2) . Il termine difficoltà verrà quindi utilizzato là dove la problematica è più ampia, meno definita e non necessariamente grave.

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