Bilancio energetico ed idrologico nello strato superficiale atmosferico durante eventi monsonici
Negli ultimi anni c’è stato uno sviluppo significativo nel riconoscimento dell’importanza dei flussi turbolenti di calore sensibile e latente e dell’umidità del suolo nella valutazione a grande scala del sistema climatico e del ciclo idrologico. Malgrado ciò, esistono solo pochi sensori per misurare l’umidità del suolo e i flussi di calore turbolenti nel mondo. Inoltre l’umidità del suolo è variabile e può assumere valori diversi nello stesso terreno. Per questo motivo si usano modelli numerici per fornire i gruppi di dati di umidità e temperature nel suolo e flussi calore sensibile e latente. Il mio lavoro di tesi si sviluppa nell’ambito di una collaborazione di un progetto internazionale di scambio ASEM e MAE (Ministero Affari Esteri) e lo scopo della mia tesi è stato quello di determinare, valutare I risultati hanno dimostrato che LSPM sembra in grado di rappresentare correttamente e con un elevato grado di accuratezza le temperature del suolo misurate sul territorio coreano. LSPM è stato testato inoltre attraverso la realizzazione di esperimenti di sensibilità variando le caratteristiche del suolo. I risultati hanno mostrato che il tipo di suolo è un parametro molto sensibile durante la stagione monsonica, e per questo motivo i tipi di suolo sono state valutate utilizzando un database specifico. I risultati in Corea hanno mostrato che, durante la stagione delle piogge, gran parte della precipitazione viene immagazzinata nel sottosuolo a causa dell’alta conducibilità idraulica che ridistribuisce l’acqua delle piogge. Questa sorta di “reservoir” idraulico costituisce la base per la vita della vegetazione durante la fase più secca successiva al monsone (periodo del monsone invernale). Durante il periodo delle piogge, il termine dominante sia per il bilancio energetico che per quello idrologico, è l’evapotraspirazione. Analizzando invece le mappe, si può affermare che la zona montuosa della Corea del Sud, che ha il massimo delle precipitazioni, presenta valori molto alti di evapotraspirazione; la zona urbana e suburbana di Seul mostra invece, valori molto bassi di evapotraspirazione e alti di flusso di calore sensibile e temperature del suolo (rispetto le aree circostanti), indice di un microclima del tutto particolare che potrebbe essere l’oggetto di uno studio futuro. e analizzare gli andamenti tipici dei bilanci energetici (flussi turbolenti di calore sensibile e latente) ed idrologici (precipitazione, evapotraspirazione, runoff e drenaggio) nello strato superficiale. Poiché il numero delle misure dirette utilizzabili è non solo frammentario ed esiguo, ma anche non sufficientemente flessibile per l’analisi di tipo climatologico, ho esteso la metodologia CLIPS (Climatologia dei Parametri Superficiali) già utilizzata in passato in Europa. Nella mia di tesi ho lavorato con LSPM (Land Surface Process Model, Cassardo et al., 1995), modello SVAT unidimensionale diagnostico che tratta con particolare riguardo anche alla stima dei parametri caratterizzanti il suolo e la vegetazione e al calcolo delle temperature e umidità nel suolo, e mi sono concentrata sul periodo del monsone estivo nella Corea del Sud. Al termine delle simulazioni, ho verificato alcuni parametri calcolati da LSPM confrontandoli con misure sperimentali disponibili. Ho graficato gli andamenti dei valori medi giornalieri ed ho valutato in modo statistico le differenze .
I risultati hanno dimostrato che LSPM sembra in grado di rappresentare correttamente e con un elevato grado di accuratezza le temperature del suolo misurate sul territorio coreano. LSPM è stato testato inoltre attraverso la realizzazione di esperimenti di sensibilità variando le caratteristiche del suolo. I risultati hanno mostrato che il tipo di suolo è un parametro molto sensibile durante la stagione monsonica, e per questo motivo i tipi di suolo sono state valutate utilizzando un database specifico. I risultati in Corea hanno mostrato che, durante la stagione delle piogge, gran parte della precipitazione viene immagazzinata nel sottosuolo a causa dell’alta conducibilità idraulica che ridistribuisce l’acqua delle piogge. Questa sorta di “reservoir” idraulico costituisce la base per la vita della vegetazione durante la fase più secca successiva al monsone (periodo del monsone invernale). Durante il periodo delle piogge, il termine dominante sia per il bilancio energetico che per quello idrologico, è l’evapotraspirazione. Analizzando invece le mappe, si può affermare che la zona montuosa della Corea del Sud, che ha il massimo delle precipitazioni, presenta valori molto alti di evapotraspirazione; la zona urbana e suburbana di Seul mostra invece, valori molto bassi di evapotraspirazione e alti di flusso di calore sensibile e temperature del suolo (rispetto le aree circostanti), indice di un microclima del tutto particolare che potrebbe essere l’oggetto di uno studio futuro.
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Informazioni tesi
Autore: | Daniela Priolo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Fisica |
Relatore: | Claudio Cassardo |
Coautore: | Zhang Ying |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 168 |
Questa tesi è disponibile nelle seguenti traduzioni:
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