Alice nel Paese dei... Diritti
Un viaggio all'interno del Mondo dei diritti umani e civili, dell'infanzia. Un percorso di educazione consapevole, tra narrazione e diritti, che ci accompagna verso una vera e concreta "Educazione alla Mondialità".
In questa tesi presento una bambina, Alice, di circa 8 anni, abituata alla quotidianità rituale di ogni giorno, in un Paese, l'Italia, con tutti i suoi disagi e le sue risorse, umane ed educative, ancora poco utilizzate, con le preoccupazioni e le ansie tipiche della sua età e nella caratteristica, tutta attuale, di essere frastornata dai troppi richiami e dalle troppe sollecitazioni, situazione resa più complicata da dinamismi familiari instabili. […]
La prima parte (capitoli I e II) è solo teorica, quindi non specificatamente proposta come attività per i bambini, ma nella seconda (Capitoli III, IV) Alice e il suo gruppo di compagni si troveranno protagonisti come referenti delle narrazioni, dedicate all'ambito dell'intercultura e alla situazione, così dura e incivile, dei bambini-soldato. Nel V capitolo però i bambini avranno parte attiva, perché i laboratori sono dedicati a loro e sono progettati col loro contributo, quindi è un capitolo tutto pratico e concreto, svolto e sviluppato sulle loro specifiche esigenze, volto a sviluppare le loro risorse e abilità.
Nel I capitolo si fa un rapido excursus sui Diritti e per i bambini è importante comprendere che gli Stati si basano su "Corpus di leggi", scritte, valide per tutti, si passa così dalla primissima forma di Diritto, nel corso della storia, per passare ad osservare la situazione attuale, su come sia rispettato e su come si siano attivate le "Ong", Organizzazioni non Governative, che rendono possibile la concretizzazione e rendono efficace il valore dei Diritti Umani, riuscendo, attraverso di loro, a pensare ad uno sviluppo di mondi possibili. Nel II capitolo si introduce l'argomento della "narrazione", per scoprire quanto sia importante il linguaggio, per creare contesti di cultura e per ritrovarsi assieme, in famiglia e nei vari contesti di vita, per seguire il corso degli sviluppi del Mondo e della storia, permettendo la diffusione di caratteristiche e culture diverse, trasmettendo conoscenza, ma anche promuovendo abilità sociali sempre più raffinate ed adeguate al contesto di crescita. Si passa poi a scoprire quali modalità di narrazioni siano state usate per argomentare sulla tematica dei Diritti nel mondo antico e classico e quali siano le affinità che si possono riscontrare tra questi mondi così lontani, eppure tanto vicini, proprio grazie alle narrazioni che si contraddistinguono per la volontà di mostrare e lasciar emergere la formazione umana in tutti i suoi aspetti. Infine si passerà a contestualizzare la realtà più contemporanea della letteratura per l'infanzia, anche attraverso il filone delle fiabe, per il loro specifico filo che lega antico e moderno e favorisce una crescita più capace, rispondente a bisogni interiori, di risposta alle realtà contrastanti del mondo. Nel III capitolo si entrerà nel contesto di una realtà interculturale, attraverso le risorse dell'educazione alla mondialità, si passeranno in rassegna modelli di sviluppo che permettono ai Diritti di svilupparsi ed esprimersi, come parte attiva del percorso dell'integrazione. Si passa a descrivere in particolare cosa significhi educazione alla mondialità e come si possa rendere attivo questo percorso nelle scuole, così per le varie educazioni che sono parte di questo viaggio, che vertono su questi aspetti, come lo sviluppo sostenibile. In questi temi è importante entrare con delicatezza e rispetto, senza essere poi ipocriti, lasciar cadere i pregiudizi, imparando a riporre attenzione su tutti i modelli di narrazioni e sulle espressioni utilizzate, perché non siano ancora conflittuali le parti teoriche con quelle vere di crescita e apprendimento, utilizzare questa più attenta e precisa consapevolezza per superare stadi vecchi di approccio alla tematica ed entrare nel vivo della mondialità in modo efficace. Le abilità di resilienza poi accompagnano chi intraprende questo percorso, per riuscire ad affrontare tutto con maggior capacità, sapendo gestire lo stress, elaborando le difficoltà che si possono incontrare e l'emotività così liberata, in modo positivo. Si riportano poi degli esempi di narrazioni e fiabe che raccontano l'integrazione e le tematiche dell'intercultura. Così nel capitolo IV si affrontano i "Diritti per i bambini in guerra", si affrontano temi molto delicati e la risorsa della narrazione in questo si mostra davvero preziosa per entrare nel vivo di questi territori, tanto importanti, perché permette ai bambini di poter superare questi confini, con tanti modelli di pregiudizio che ancora si annidano attorno a noi, inoltre si offre la visione di una realtà che si può migliorare e che si può risolvere, partecipando alle varie campagne attivate dalle Ong, con la forza dell'unione di intenti e della conoscenza, infatti si possono davvero avvicinare tanti mondi diversi in una sola mondialità fatta di pace e di vero e tangibile sviluppo. L'ultimo capitolo infine propone attività laboratoriali, alcuni contesti narrativi, come modelli di biblioteche, esperienze da svolgere anche a scuola, ci vengono fatte conoscere alcune risorse di apprendimento e di migliore cooperazione, la valigia del viaggiatore, ad esempio, per accompagnare progetti di intercultura efficaci, ma anche il percorso da me attivato durante l'anno in corso, 2011/2012, che verte appositamente sul tema dei Diritti per l'Infanzia, chiamato "Diritti in Azione", che vede la partecipazione di bambini, appunto come Alice, che si rendono protagonisti attivi di questa ricerca, portando al mondo la loro curiosità, come risorsa che diviene uno stimolo continuo per l'apprendimento e favorisce una sana e positiva crescita, bambini che sono stati capaci di essere ricettivi e attenti, disponibili ai percorsi proposti e anche a nuovi da loro sviluppati, per chiudere quindi il viaggio con la consapevolezza che "Insieme si può", parlare di Diritti ai bambini è possibile, trovando la chiave giusta, che passa attraverso le narrazioni e i laboratori creativi, che permettono l'utilizzo di più risorse espressive, permettendo un migliore sviluppo di abilità personali e di relazione dei bambini, producendo maggiore coinvolgimento ed una più armoniosa elaborazione dei vissuti emotivi.
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Informazioni tesi
Autore: | Cristina Miceli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Trieste |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze dell'educazione e della formazione |
Relatore: | Fabio Cossutta |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 128 |
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FAQ
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