«Paesaggi immaginari»: critica ufonica e discografia potenziale - Recensioni e dischi (im)possibili nel giornalismo rock
Questo lavoro si propone di esplorare, nell’ambito del giornalismo rock, la singolare pratica di scrivere recensioni di dischi che non esistono, dischi immaginari; pratica che ho ribattezzato “discografia potenziale” [cfr. Introduzione].
Mi sono posto due obiettivi di base. Il primo è informativo-referenziale: mostrare che questa pratica esiste e che, anche se si tratta di un fenomeno di nicchia, è molto più diffuso nella comunità dei fan di come si potrebbe pensare [cap. 3]. Il secondo è interpretativo-argomentativo: costruire una tipologia dei caratteri comuni e delle differenze rilevanti tra i casi presi in esame, mostrando come tale pratica rappresenti una forma di critica musicale a tutti gli effetti – una forma estrema della cosiddetta “critica poetica”, che esaspera i caratteri della critica come forma di scrittura soggettiva e di trasfigurazione del dato musicale – e più propriamente una forma di meta-critica [cap. 4].
Ho inquadrato la critica rock da un punto di vista teorico (una possibile definizione) [cap. 1] e storico (un profilo delle origini) [cap. 2] per poi presentare i nove casi-studio scelti, cercando di rapportarli alle poetiche di critica e alle carriere giornalistiche dei singoli autori. Eccoli: Greil Marcus [par. 3.1], Lester Bangs [3.2], Riccardo Bertoncelli [3.3], Maurizio Bianchini [3.4], Massimo Cotto [3.5], Vittore Baroni [3.6], Dionisio Capuano (quello che sembra il caso più complesso e interessante) [3.7], Simon Reynolds [3.8] e Richard Meltzer [3.9]. Io stesso ho intervistato Vittore Baroni, Riccardo Bertoncelli, Dionisio Capuano e Simon Reynolds.
* Qui di seguito, ho indicato alcuni link relativi a diversi argomenti toccati dal mio lavoro: si va dai popular music studies alla storia della critica rock a riflessioni sulla critica come prassi letteraria o "oggetto" sociologico. Ho cercato di inserirne quanti più possibile, per rendere l'idea della tentacolarità di un argomento solo apparentemente ristretto. NB: Molti link sono desunti dalla bibliografia della tesi stessa.
* Le voci del "Glossario" da me redatte sono state pensate privilegiando gli aspetti relativi al mio lavoro e non vanno quindi considerate esaustive della materia in senso assoluto. NB: Molte definizioni sono prese di peso dal corpo della tesi stessa.
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Informazioni tesi
Autore: | Gabriele Marino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Ivano Cavallini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 170 |
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