Skip to content

Il rischio radon e le azioni di difesa: studio sull'inquinamento nei comuni di Marino e Ciampino

All'interno del vasto argomento riguardante l'inquinamento “indoor” e la qualità ambientale il gas radon, come agente inquinante, costituisce un aspetto trattato fino ad ora solo marginalmente. Il disinteresse probabilmente è dovuto alle caratteristiche dell'inquinante che oltre ad essere inodore, incolore e insapore è anche di origine “naturale” e quindi implicitamente “normale” o in ogni modo inevitabile o anche perché non direttamente connesso ad attività tecnologico-produttive. In effetti il radon è sempre stato presente all'interno delle abitazioni, ma è diventato un problema per la coincidenza di due fattori:
- l'acquisizione della consapevolezza della sua pericolosità in termini di aumento di rischi sanitari gravi;
- la differente tecnica edilizia, a seguito della crisi energetica, che ha favorito alcuni sistemi costruttivi e certe prassi abitative, portando ad una ipersigillazione delle case e favorendo così l'aumento della concentrazione di radon.
L'O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) lo ha classificato come sostanza di Gruppo 1 degli agenti cancerogeni; è dimostrato, infatti, che il radon è un fattore di rischio per il tumore ai polmoni, secondo solo al fumo di tabacco.
La questione radon, con il rischio per la salute umana ad esso associato, venne già intravista nel sedicesimo secolo, quando Paracelso notò l'alta mortalità dovuta a malattie polmonari – “mala metallorum” – tra i lavoratori delle miniere d'argento in Sassonia. L'incidenza di questa malattia, in seguito conosciuta come "malattia di Schneeberg", aumentò nei secoli diciassettesimo e diciottesimo quando l'attività nelle miniere di argento, rame e cobalto si intensificò. Nelle miniere fu rilevata un'alta concentrazione di radon e la malattia venne riconosciuta come cancro ai polmoni nel 1879 da Hesse ed Hearting. L'ipotesi derivante di un rapporto causa-effetto tra alti livelli di radon e cancro ai polmoni fu rafforzata da più ac-curate misure del radon compiute nel 1902 nella miniere di Schneeberg. Con il susseguirsi di sperimentazioni e prove epidemiologiche fu confermato questo potenziale rischio sull'uomo.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3 INTRODUZIONE All‟interno del vasto argomento riguardante l‟inquinamento “indoor” e la qualità ambientale il gas radon, come agente inquinante, costituisce un aspetto trattato fino ad ora solo marginalmente. Il disinteresse probabil- mente è dovuto alle caratteristiche dell‟inquinante che oltre ad essere i- nodore, incolore e insapore è anche di origine “naturale” e quindi impli- citamente “normale” o in ogni modo inevitabile o anche perché non di- rettamente connesso ad attività tecnologico-produttive. In effetti il radon è sempre stato presente all‟interno delle abitazioni, ma è diventato un problema per la coincidenza di due fattori:  l‟acquisizione della consapevolezza della sua pericolosità in ter- mini di aumento di rischi sanitari gravi;  la differente tecnica edilizia, a seguito della crisi energetica, che ha favorito alcuni sistemi costruttivi e certe prassi abitative, por- tando ad una ipersigillazione delle case e favorendo così l‟aumen- to della concentrazione di radon. Il radon è un gas appartenente all‟ottavo gruppo del sistema periodico degli elementi. Viene chiamato anche “Emanazione” perché il suo isoto- po più diffuso 222 Rn si sviluppa continuamente per decomposizione natu- rale del 226 radio dai minerali in cui è presente l‟ 238 uranio, capostipite del-

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Sonia Falsacappa
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Carlo Cattuto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 113

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi