Le Teorie del Complotto - Casi Esemplari del Ventesimo Secolo
Una teoria del complotto sostiene che gli eventi storici od attuali siano il risultato di una manipolazione da parte di uno o più poteri occulti o cospirazioni. Queste teorie sostengono che un particolare evento come un assassinio, una rivoluzione, o addirittura il fallimento di una banca è dovuto a delle operazioni occulte. Le componenti essenziali della cospirazione sono il coinvolgimento di almeno due persone, la segretezza e l’intento malizioso. Secondo la teoria cospiratoria, il mondo è diviso in due campi: il manipolatore ed i manipolati. Per il filosofo Karl Popper, autore della “teoria cospiratoria della società e del mondo”, essa deriverebbe dalla secolarizzazione delle superstizioni religiose. È una moderna versione che Omero aveva della società: egli concepiva il potere degli dei in un modo tale che qualsiasi cosa accadesse nella pianura di Troia non era altro che un riflesso delle varie cospirazioni che accadevano nell’Olimpo. Se si tolgono di mezzo gli dei al loro posto finiscono uomini e gruppi potenti, a cui viene attribuito di aver programmato tutto ciò che accade nella società compresi gli avvenimenti che di norma la gente non ama come le guerre e la povertà. Questa teoria però, non considera che le azioni umani intenzionali hanno effetti ininintenzionali. Questi effetti sono alla base anche della “Self fulfilling prophecy” di Robert King Merton: una aspettativa o una credenza falsa in origine, ma accettata da un numero consistente di persone si adempie nella realtà, in altre parole si tratta di un’opinione originariamente falsa, ma per il fatto di essere creduta, conduce ad un comportamento che la fa avverare. Come è accaduto in America durante il periodo della Grande Depressione. Voci circa l’insolvenza della Last National Bank hanno scatenato la corse dei clienti a ritirare i lori risparmi, producendo nei fatti l’inveramento di quelle stesse voci. Si tende a spiegare gli avvenimenti negativi della società umana utilizzando le teorie del complotto anche quando questi eventi sono il risultato inintenzionale delle nostre azioni. La paura dei complotti è una paura antica probabilmente quanto le società umane, ha assunto forme diverse a secondo dello sviluppo sociale raggiunto nel contesto in cui si sviluppava. Esse hanno in determinati periodi grande diffusione, in altri invece ristagnano. Si potrebbe sostenere la tesi che solo a partire dal 1750 esistano teorie cospiratorie in senso proprio, perché in passato si era sempre fatto ricorso ad elementi teologici, come la caccia alle streghe, mentre ora è possibile individuare cospiratori umani come i massoni e i giacobini. Infatti proprio nella rivoluzione francese c’è un elevato grado di diffusione della teoria del complotto. Colui che denunciò sistematicamente il complotto fu il giornalista francese J. P. Marat, con il suo giornale L’Ami du peuple. Egli si considerava l’occhio e la voce del popolo, sapeva che la gente era disposta a credere a ciò che voleva credere. Solo con il monopolio del controllo dei mezzi di informazione la teoria del complotto può giovare a chi detiene il potere. Dopo la rivoluzione francese prese vigore la teoria del complotto ebraico massonica che sfociò nella prima metà dell’ottocento nel caso Dreyfus. Il complotto più diffuso dei nostri giorni è il cosiddetto “New World Order”. La cospirazione finalizzata alla creazione di uno stato globale viene orchestrata da una società segreta: gli Illuminati. Per creare questo unico governo mondiale bisogna controllare ogni settore della vita: governo, finanza, affari e mezzi di comunicazione. Attraverso il controllo della finanza gli Illuminati governano il mondo, la base dell’Ordine Economico Globale è la Federal Reserve, la banca centrale americana. Molti teorici della cospirazione sostengono che esista un complotto che ha portato prima alla creazione del sistema della Federal Reserve del 1913 e poi alla sua continua espansione, fino al punto che la Fed crea il denaro ed il credito a livello mondiale senza più alcun vincolo. Infatti Marco Saba, sostiene che sia stata proprio la Fed a causare il crollo di Wall Street del 1929 e la conseguente Grande Depressione. Questi avvenimenti sono un caso esemplare del ventesimo secolo in quanto gli eventi degli anni trenta possono essere visti come il risultato di un preciso proposito perseguito da alcuni potere oscuri oppure potrebbero essere analizzati come conseguenze inintenzionali delle azioni umane.
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Visco |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi della Tuscia |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Sociologia |
Relatore: | Simona Fallocco |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 70 |
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