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Le disuguaglianze e l'approccio della sociologia visuale: il caso della rivista L'Espresso dal 1970 ad oggi

Nell'ambito della sociologia visuale, gli studiosi hanno sempre cercato di individuare e capire le cause che portano alle disuguaglianze. La ricerca avviene attraverso le immagini e le fotografie, strumenti capaci di evidenziare i divari presenti all'interno di ogni società.
Attraverso questo elaborato si è cercato di scoprire come cambiano le disuguaglianze all'interno delle immagini a partire dal 1970 ad oggi. Le disuguaglianze trattate riguardano il genere, l'etnia e la disabilità. In particolar modo, la tesi vede come oggetto di studio L'Espresso, una delle principali riviste presenti in Italia.
Il tema è stato scelto sulla base della mia personale esperienza e conoscenza; i profondi divari sociali sono evidenti agli occhi di qualsiasi individuo ma spesso vengono occultati da una tendenza tradizionalista e stereotipata. L'obiettivo, dunque, è quello di mostrare immagini che possano smuovere l'opinione pubblica su argomenti ritenuti superficiali, al fine di comprendere ciò che le disuguaglianze provocano sia agli individui coinvolti sia alla società stessa in termini di benessere economico e culturale. Soprattutto, è importante comprendere come i divari cambiano nel corso degli anni, con una maggiore consapevolezza e istruzione.
Pur essendo sempre stata una rivista all'avanguardia, L'Espresso non è immune alla rappresentazione delle disuguaglianze, in particolar modo negli anni precedenti al 2000. Si rileva una maggiore apertura mentale proprio a partire dal nuovo millennio, grazie a nuove leggi, consapevolezza e morale. Tuttavia, ancora oggi persistono molti divari ma ciò che cambia è il modo in cui vengono rappresentati: la rivista si pone come uno strumento per combattere almeno visivamente le disuguaglianze. In una società dove gli stereotipi vengono apposti ad ogni comportamento ritenuto diverso da quello prestabilito, gli individui diventano schiavi, non possono più vivere la propria vita. È per questo che sono le riviste, i giornali, i brand e talvolta la pubblicità ad aiutare le persone nell'arduo compito di sbarazzarsi delle false e superficiali etichette ad esse ingiustamente addossate.

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1 Introduzione Nell’ambito della sociologia visuale, gli studiosi hanno sempre cercato di individuare e capire le cause che portano alle disuguaglianze. La ricerca avviene attraverso le immagini e le fotografie, strumenti capaci di evidenziare i divari presenti all’interno di ogni società. Attraverso questo elaborato si è cercato di scoprire come cambiano le disuguaglianze all’interno delle immagini a partire dal 1970 ad oggi. Le disuguaglianze trattate riguardano il genere, l’etnia e la disabilità. In particolar modo, la tesi vede come oggetto di studio L’Espresso, una delle principali riviste presenti in Italia. Il tema è stato scelto sulla base della mia personale esperienza e conoscenza; i profondi divari sociali sono evidenti agli occhi di qualsiasi individuo ma spesso vengono occultati da una tendenza tradizionalista e stereotipata. L’obiettivo, dunque, è quello di mostrare immagini che possano smuovere l’opinione pubblica su argomenti ritenuti superficiali, al fine di comprendere ciò che le disuguaglianze provocano sia agli individui coinvolti sia alla società stessa in termini di benessere economico e culturale. Soprattutto, è importante comprendere come i divari cambiano nel corso degli anni, con una maggiore consapevolezza e istruzione. Allo scopo di raggiungere i propositi di ricerca prefissati, l’elaborato si suddivide in tre capitoli. Il primo capitolo è composto di cinque parti: le prime tre spiegano come nasce la sociologia visuale attraverso i tre verbi fondamentali, quali osservare, vedere e fotografare. La quarta parte invece illustra lo sviluppo della sociologia visuale in Italia, dove ha avuto un lento progresso rispetto agli altri Paesi e la quinta le metodologie di ricerca, necessarie per condurre le indagini sui fenomeni sociali. Il secondo capitolo riguarda proprio la nascita dell’interesse verso le disuguaglianze da parte dei sociologi visuali. Tramite un breve excursus sulla storia della fotografia, il dispositivo che ha rivoluzionato la storia umana, si arriva a delineare cosa le disuguaglianze hanno significato per vari studiosi, su quali di esse hanno posato il loro sguardo e formulato pensieri. Il terzo capitolo si concentra sul caso studio: L’Espresso. Nella prima parte si espone la storia della rivista settimanale: come nasce, come si sviluppa, le novità apportate, le caratteristiche e i vari direttori che si sono susseguiti. La seconda parte illustra invece cos’è la disuguaglianza. Essendo un fenomeno multidimensionale ed esteso, si cerca di specificarlo attraverso varie definizioni. Per quanto possa essere concepita diversamente per ogni individuo o società, crea pregiudizi e stereotipi difficilmente sostituibili. La terza parte invece mostra la metodologia utilizzata per lo svolgimento e la ricerca presente nell’elaborato. Infine, le ultime tre parti si dividono in quelle che sono le tre disuguaglianze da me ritenute fondamentali: il genere, l’etnia e la disabilità. Oltre a riconoscere gli ambiti in cui hanno maggior peso, vengono evidenziate

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