Il ruolo del manifesto pubblicitario nella comunicazione: dalle premesse alla campagna per il Covid 19
Sin dalla sua nascita, nella metà del 1800, il manifesto pubblicitario è stato visto come strumento adatto a presentare ad un ampio pubblico un prodotto o una marca con lo scopo di ottenerne l’approvazione ed invogliare all’acquisto. In realtà, è ben di più: l’attenzione che gli viene rivolta può portare ad una analisi approfondita della società di cui è l’immagine e ci fornisce dati sull’evoluzione di questa, rispecchiandone i cambiamenti, le mode, gli stili di vita e soprattutto i desideri e le aspirazioni a cui essa mira. Per questo la prima parte della mia tesi ha carattere storiografico e sociale. In essa si ripercorrono le fasi che hanno portato all’ideazione di questo mezzo di comunicazione, considerando brevemente i principali artisti che hanno contribuito alla sua creazione ed affermazione, proponendolo ad un pubblico sempre più vasto. Viene considerato il ruolo svolto dal manifesto come mezzo di propaganda nelle guerre e nelle forme di protesta che hanno caratterizzato il secolo scorso. È stata presa in esame la sua influenza in ambito politico e sono stati considerati i manifesti che hanno lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica su problematiche di carattere morale e civile che riguardano la comunità sociale.
Nella seconda parte è stata svolta un’indagine su cosa rappresenti il cartellone pubblicitario per persone specializzate nel settore. Allo scopo ho intervistato il prof. Gianfranco Torri che è stato per alcuni anni titolare della cattedra di “Comunicazione Visiva” presso l’Università di Torino ed ha scritto diversi libri sulla grafica e sui manifesti. Successivamente ho indagato sul ruolo attuale del manifesto nell’ambito del mercato pubblicitario ricorrendo al parere del titolare di uno studio grafico. Ho poi approfondito un esempio di utilizzo del manifesto nel sociale prendendo spunto diretto dall’attualità. Infatti ho considerato le campagne di informazione in campo sanitario dedicate al tentativo di arginare la pandemia da COVID-19. Qui, il manifesto ha avuto un ruolo importante sia come mezzo di informazione, sia come mezzo di incoraggiamento ad attenersi alle regole imposte sebbene costrittive ed inusuali per la nostra società. In questo momento la vaccinazione contro COVID-19 è lo strumento fondamentale per far fronte alla pandemia. La sfida delle autorità è quella di incoraggiare il più possibile la popolazione a vaccinarsi. L’indecisione potrebbe minare gli sforzi per raggiungere l’immunità di gregge. In quest’ambito il manifesto pubblicitario assume il suo classico ruolo di mediatore ubiquitario, semplice e facilmente fruibile da parte degli utenti. Ho quindi considerato alcuni tra i manifesti pubblicati in Italia e nei diversi Stati dell’Europa e del Mondo per sostenere la campagna vaccinale esaminandone le caratteristiche, la struttura ed il messaggio. Le interviste svolte ed indagini su campagne pubblicitarie basate sull’utilizzo del manifesto hanno dimostrato che esso, ha ancora un futuro. L’affissione è ancora considerata un mezzo efficace per aumentare le vendite e, in confronto agli altri media, ha un ottimo ritorno di investimento. Però, nella società digitale, con l’avvento del 3D è necessario un suo adeguamento ai tempi. Per questo, nell’ultima parte del mio lavoro ho preso in considerazione le innovazioni che possono attualizzare questo mezzo pubblicitario. Le novità del settore vanno dalla possibilità di ricorso a maxischermi digitali al posto del tradizionale manifesto di carta, all’utilizzo di monitor interattivi sensibili alla presenza del potenziale cliente per cui, quando questo si avvicina, si attivano mostrando un filmato o proponendo un gioco.
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Informazioni tesi
Autore: | Alessio Richiardi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Comunicazione Pubblica e Politica |
Relatore: | Franca Roncarolo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 130 |
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