Grid computing e elaborazione distribuita. Le opportunità nella produzione audiovisiva digitale
L’avvento del Grid computing costituisce una grande opportunità di rilancio per le imprese italiane che, in questa fase storica, attraversano una seria crisi di competitività. Nel corso della trattazione emerge il ruolo che questa tecnologia riveste nella risoluzione di problemi afferenti a campi eterogenei come la scienza, la tecnica e l’impresa.
La condivisione, selezione ed aggregazione di una gran varietà di risorse geograficamente distribuite (comprendenti supercomputer, sistemi di immagazzinamento, sorgenti di dati e dispositivi specializzati) detenute da molteplici organizzazioni, consente alla tecnologia Grid di eseguire elaborazioni in parallelo e di mettere a disposizione dei suoi utilizzatori una potenza di calcolo straordinaria a costi contenuti.
Con sempre maggiore interesse si studiano le possibili applicazioni che questa tecnologia, fino ad oggi circoscritta all’ambito della scienza e della ricerca, può avere nel settore produttivo. Grandi benefici ne trarrebbero le imprese italiane, troppo spesso sottodimensionate ed incapaci di sostenere i cospicui investimenti richiesti per la costituzione di un centro di elaborazione all’altezza. Esse, non riuscendo a procurarsi la potenza di calcolo di cui necessitano per le loro lavorazioni, rinunciano di fatto a cogliere le opportunità di cui è portatrice l’innovazione tecnologica.
Tale atteggiamento rinunciatario non è ammissibile dal momento che la concorrenza internazionale, soprattutto quella cinese, è oggi molto aggressiva e sempre più urgente appare la necessità di intraprendere azioni capaci di assecondare la ricerca e lo sviluppo, l’innovazione tecnologica e le lavorazioni ad alto valore aggiunto. Tale cambio di rotta impone un generale ripensamento del modello produttivo italiano costituito da un tessuto troppo frammentato di piccole e medie imprese, contraddistinto da alti costi ed orientato a produzioni di tipo maturo.
Il modello distrettuale che tanta fortuna ha conosciuto negli anni passati vive una crisi a cui è necessario rispondere predisponendo modelli di governance che facciano interagire il sistema produttivo con il mondo della ricerca e con gli enti locali che amministrano i territori sui quali tali distretti sono insediati. Alla base di tale iniziativa deve comunque esserci la valorizzazione della supremazia qualitativa, creativa e culturale legata al marchio del “made in Italy”, che trova il suo fondamento nel “genius loci”.
Il piano di lavoro si struttura su tre parti. Nel corso della prima parte viene considerata l’evoluzione tecnologica che ha portato al Grid computing, si tenta di delimitarne il concetto, si analizzano le caratteristiche e le problematiche legate alla sua architettura e si prospetta un modello per le economie computazionali.
La seconda parte è dedicata invece ai distretti industriali. Dopo aver esposto a grandi linee la loro formazione ed evoluzione, ci si interroga sulle ragioni della crisi di competitività che questi attraversano e sugli strumenti più idonei per fronteggiarla. Un ruolo centrale, in tal senso, riveste l’innovazione tecnologica di cui anche il Grid computing è un’espressione.
Nell’ultima parte del lavoro si focalizza l’attenzione sul distretto dell’audiovisivo del Lazio, se ne analizzano le criticità e viene presentata l’esperienza di un innovativo progetto che, promuovendo l’applicazione del Grid computing a supporto dello sviluppo della potenzialità di calcolo a favore delle imprese operanti nella produzione e post produzione digitale, si prefigge di innovare la filiera produttiva dell’audiovisivo e di conseguire una maggiore competitività del settore.
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Informazioni tesi
Autore: | Guido Imperi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | Scienze della Comunicazione |
Relatore: | Alberto Marinelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 132 |
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