L'esotismo del Settecento e la musica turca nell'affresco di villa Palagonia
Il voler rifugiarsi in mondi lontani e diversi dalla quotidiana realtà fa parte della natura dell’uomo. L’esotico convive all’interno dei caratteri ufficiali che classificano vicende ed epoche, permette di capire meglio questa esigenza. Anche il secolo delle grandi regole, dove la ragione tende a spiegare il sentimento e a concretizzare teoricamente i nuovi sistemi economici e politici, trova nell’esotico modalità di espressione. Non sorprende così la presenza di un affresco esotico nella settecentesca villa Palagonia a Bagheria, raffigurante un potente signore in portantina accompagnato per le vie di una città orientale da un gruppo di cavalieri. L’evento della parata, raccontato nell’affresco, trova nella totalità dell’immagine i tipici temi esotici “alla moda”, e la banda turca ormai largamente diffusa anche nella cultura militare, operistica e orchestrale trova la sua giusta collocazione topologica e allegorica. Per cogliere il vero senso dell’immagine ho tentato di leggerla cercando di andare oltre i significati immediati che la stessa suggerisce. A prima vista l’affresco sembra raccontarci lo svolgersi dell’evento utilizzando i tipici stilemi orientali, prestando più attenzione si scopre sono presenti anche simboli della civiltà europea come l’uso di corni e fagotti nella banda. Così la musica, letta tramite un’immagine, risulta essere un linguaggio universale dove culture diverse si confrontano, comunicano e vicendevolmente si integrano. Uno sguardo d’insieme all’estetica settecentesca, come proposto dal saggio di Elio Franzini L’estetica del Settecento, ha permesso di focalizzare meglio i riferimenti teorici e capire tutte le espressioni artistiche e culturali del Settecento, che trovano la loro rappresentazione anche nell’affresco. In esso sensibilità classica e suggestioni orientali si fondono creando un nuovo atteggiamento morale e intellettuale, quasi a voler ripercorrere una nuova storia dell’uomo. Traendo spunto da interessanti ricerche, sviluppate da autori quali G. Donà e G.Toderini, si scopre il fasto, l’imponenza e le sonorità della banda dei giannizzeri (mehter), e il modo attraverso il quale essa influenza la musica militare europea e anche il teatro d’opera, che la utilizza soprattutto per sostenere scene e suggestioni esotiche. Il suono di strumenti come zīl, dāvūl, zurnā, būrū e cappelcinese, tipici del mehter, vengono infatti imitati dagli strumenti europei che formano la banda turca nel teatro d’opera del XVIII e del XX secolo. Tali elementi si ritrovano tutti confermati nell’affresco di villa Palagonia, ma per poter comprenderne la loro contestualizzazione all’interno della residenza, ho ritenuto utile dare uno sguardo all’insieme della villa estrosa per alcune sue caratteristiche architettoniche e ornamentali.
L'affresco ordinato da S. Gravina Cottone e realizzato da A. Sgaraglia si colgono il pieno movimento di animali in corsa, il maestoso stile di musici a piedi e a cavallo elegantemente inturbantati, il passo imponente degli armigeri e la regalità del potente signore trasportato in portantina. L’insieme mette in risalto la maestosità dell’evento e la presenza della banda lo connota con i suoi tipici effetti sonori, al punto che la musica dei giannizzeri è l’unica anima della vicenda ed essa sola basta ad annunciare, descrivere e raccontare l’evento. L’affresco è una magica favola già scritta, ma solo i nostri occhi e la nostra volontà possono farla vivere, gli elementi raffigurati stimolano la fantasia verso l’immaginazione; l’insistente suono dei tamburi o lo scalpitare dei cavalli fanno identificare lo spettatore a quella famigliola raffigurata sui gradini della propria abitazione.
Tale incanto, all’occhio di un osservatore più attento, presenta un’anomalia, i giannizzeri suonano i loro tipici strumenti turchi e anche corni e fagotti occidentali, che non dovrebbero essere utilizzati nel mehter. Perché l’autore ha voluto così dipingere la banda turca? Per trovare una risposta, credo, bisogna ritornare agli elementi culturali che hanno caratterizzato la seconda metà del Settecento, che hanno assimilato la moda delle turcherie e l’uso del mehter. L’autore nel dipingere l’affresco di villa Palagonia ha forse lavorato di fantasia ispirandosi a qualche immagine libresca o a qualche scena del teatro d’opera. I corni e i fagotti, strumenti europei e non turchi, snaturano l’essenza del mehter, che comunque è entrato a far parte di diritto nella cultura settecentesca.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Raffaella Marino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Ivano Cavallini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 106 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Catalogo iconografico-musicale di Villa Bottini a Lucca
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi