Sequenze Stellate nell’eucromatina del genere Drosophila

1 INTRODUZIONE Il materiale genetico delle cellule eucariotiche, definito da Fleming nel 1876, “cromatina”, è formato da complessi nucleoproteici, la cui struttura è determinata dall’interazione del DNA con RNA e proteine. Sequenze differenti di DNA presentano un grado di condensazione variabile durante il ciclo cellulare. Ne deriva una classificazione della cromatina in due stati differenti entrambi presenti nella cellula: eterocromatina ed eucromatina. L’ eucromatina si presenta in forma condensata in metafase e in forma decondensata in interfase. Contiene la maggior parte dei geni strutturali, a singola copia. L’eterocromatina è la porzione genomica, che rimane visibilmente condensata durante l’intero ciclo cellulare, nell’uomo rappresenta circa il 15% del genoma, nella Drosophila melanogaster circa il 30- 35%. L’eterocromatina ha una replicazione tardiva in fase S del ciclo cellulare, presenta una ridotta ricombinazione meiotica, ha un livello percentuale di trascrizione più basso rispetto all’eucromatina, e presenta un ridotto numero di geni per unità di lunghezza. L’eterocromatina corrisponde a regioni cromosomiche e talvolta a interi cromosomi. E’ situata nelle regioni pericentromeriche e telomeriche. E’ formata da sequenze di DNA altamente ripetute, principalmente rappresentate da DNA satellite e da sequenze mediamente ripetute (10-50), rappresentate principalmente dagli Elementi Trasponibili (Young 1979). Ancora oggi è poco chiaro il ruolo biologico dell’eterocromatina, anche se è risultata indispensabile nel genoma degli eucarioti.