Skip to content

Le ragioni giustificatrici del contratto a termine

Il contratto di lavoro a termine da sempre si trova al centro di un aspro dibattito, un dibattito che ha tristemente preso piede negli ultimi anni, a seguito della epocale crisi economica che ha messo in ginocchio l’intera economia mondiale, ed ha determinato un ancor più frequente ricorso a tale contratto, sottolineando in tal modo, all’interno del mercato del lavoro, l’esigenza di un utilizzo di forme più flessibili di occupazione che, in quanto tali, necessitano di essere contemperate con adeguate misure di tutela dei lavoratori. È un dibattito che coinvolge, tra gli accesi contrasti, sia la dottrina giuslavoristica che la letteratura sociologica così come non può che coinvolgere e condizionare le scelte politiche ed economiche.
Non può negarsi che “contratto di lavoro a termine” sia sinonimo di precarietà, e che la stessa precarietà può essere letta ed reinterpretata alla luce del concetto di flessibilità. Se la tipologia del contratto di lavoro caratterizzato da un termine finale, è sempre esistito nell’autonomia delle parti, il concetto di flessibilità è un qualcosa di relativamente nuovo, che investe nella sua interezza l’ambito del mercato del lavoro e che caratterizza in pieno le scelte politiche occupazionali ed economiche di ogni ordinamento giuridico. Precarietà è invece un qualcosa che può essere visto come l’altra faccia della medaglia rispetto al concetto di flessibilità. Se la flessibilità del lavoro viene letta come la riconsiderazione del tradizionale assetto del lavoro incentrato sull’idea dell’unico posto di lavoro per tutta la vita, in funzione di nuove o rivisitate forme di lavoro spesso indipendenti ed autonome, la precarietà non è altro che la condizione di fatto che tali forme flessibili di lavoro determinano, attraverso la discontinuità dei percorsi professionali, ma con conseguente ed inevitabile declino dei modelli tradizionali di strutturazione familiare, se non proprio della famiglia stessa.
Ci troviamo perciò ad interrogarci, su cosa sia e come nasca un contratto di lavoro a termine, su quali siano le condizioni che ne giustifichino il suo impiego, cercando di non perdere di vista gli interessi, ed i rapporti di forza che si dispiegano nella stipulazione di questo negozio giuridico. Sono proprio gli interessi delle parti a porre in essere i principali problemi in ordine alla possibilità di ricorrere al contratto a tempo determinato; gli interessi del lavoratore alla stabilità del proprio posto di lavoro, al suo diritto di avere certezza del proprio futuro, alla possibilità di un esistenza dignitosa; gli interessi del datore di lavoro e dell’impresa, a rimanere competitivi contenendo i costi, a fronteggiare la crescente concorrenza sleale delle realtà asiatiche, del lavoro nero e della crisi globale.
Nei capitoli che seguiranno, verrà ripercorso lo sviluppo del contratto di lavoro a termine ed in particolare delle ragioni che ne giustificano il suo utilizzo, alla luce degli interventi normativi che si sono susseguiti nel corso dei decenni, con una particolare analisi delle problematiche che hanno preso piede all’indomani della Direttiva CE 1999/70, e del conseguente e successivo Decreto legislativo n. 368/2001, che ha determinato un cambiamento se non una vera e propria svolta, in quanto alla possibilità di ricorrere alla stipula del contratto a termine.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
5 INTRODUZIONE Il contratto di lavoro a termine da sempre si trova al centro di un aspro dibattito, un dibattito che ha tristemente preso piede negli ultimi anni, a seguito della epocale crisi economica che ha messo in ginocchio l‟intera economia mondiale, ed ha determinato un ancor più frequente ricorso a tale contratto, sottolineando in tal modo, all‟interno del mercato del lavoro, l‟esigenza di un utilizzo di forme più flessibili di occupazione che, in quanto tali, necessitano di essere contemperate con adeguate misure di tutela dei lavoratori. È un dibattito che coinvolge, tra gli accesi contrasti, sia la dottrina giuslavoristica che la letteratura sociologica così come non può che coinvolgere e condizionare le scelte politiche ed economiche. Non può negarsi che “contratto di lavoro a termine” sia sinonimo di precarietà, e che la stessa precarietà può essere letta ed reinterpretata alla luce del concetto di flessibilità. Se la tipologia del contratto di lavoro caratterizzato da un termine finale, è sempre esistito nell‟autonomia delle parti, il concetto di flessibilità è un qualcosa di relativamente nuovo, che investe nella sua interezza l‟ambito del mercato del lavoro e che caratterizza in pieno le scelte politiche occupazionali ed economiche di ogni ordinamento giuridico. Precarietà è invece un qualcosa che può essere visto come l‟altra faccia della medaglia rispetto al concetto di flessibilità. Se la flessibilità del lavoro viene letta come la riconsiderazione del tradizionale assetto del lavoro incentrato sull‟idea dell‟unico posto di lavoro per tutta la vita, in funzione di nuove o rivisitate forme di lavoro spesso indipendenti ed autonome, la precarietà non è altro che la condizione di fatto che tali forme flessibili di lavoro determinano, attraverso la discontinuità dei percorsi professionali, ma con conseguente ed inevitabile declino dei modelli tradizionali di strutturazione familiare, se non proprio della famiglia stessa. Ci troviamo perciò ad interrogarci, su cosa sia e come nasca un contratto di lavoro a termine, su quali siano le condizioni che ne giustifichino il suo impiego, cercando di non perdere di vista gli interessi, ed i rapporti di forza che si dispiegano nella stipulazione di questo negozio giuridico. Sono proprio gli interessi delle parti a porre in essere i principali problemi in ordine alla possibilità di ricorrere al contratto a tempo determinato; gli interessi del lavoratore alla stabilità del proprio posto di lavoro, al suo diritto di avere certezza del proprio

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Andrea Pieroni
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Riccardo Del Punta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 198

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

lavoro
crisi
flessibilità
contratto
contrattazione
temporaneo
precariato
tecnico
termine
368/2001
organizzativo
cause
temporaneità.
ragioni
1999/70/ce
223/1991
deregolazione
230/1962
giustificative
produttivo
sostitutivo

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi