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Verifica dell’efficacia della stimolazione luminosa intermittente nel potenziare la memoria nell’invecchiamento

. Scopo del presente lavoro è quello di indagare, attraverso uno studio sperimentale, l’efficienza del trattamento della Stimolazione Luminosa Intermittente (SLI) nel potenziare la memoria nell’invecchiamento. Ci proponiamo, pertanto, di verificare questa ipotesi mediante l’analisi dei dati ricavati dalla somministrazione di un test comportamentale (Test di Rivermead). Dopo aver verificato la dimensionalità fattoriale del test, abbiamo analizzato un campione di soggetti cui è stato somministrato il medesimo test, rispettivamente dopo 6 e 12 mesi di trattamento SLI. L’obiettivo è quello di verificare l’esistenza di un miglioramento nella prestazione da parte del gruppo sperimentale ( quello, cioè, sottoposto a trattamento) rispetto ad un gruppo di controllo.

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4 INTRODUZIONE E' opinione condivisa che l'incremento dell'età porti ad un indebolimento generale della memoria; spesso gli anziani si lamentano di non ricordare più come una volta e, anche se la memoria per episodi passati rimane in genere buona, essi si trovano in difficoltà in tutti quei piccoli compiti quotidiani che richiedono un aggiornamento della memoria di lavoro. Hasher e Zacks (1988) hanno proposto un'ipotesi interessante per spiegare le peggiori performance cognitive degli anziani in compiti di memoria di lavoro, in quanto sostengono che non vi sia un impoverimento generale delle capacità cognitive, ma un indebolimento selettivo dei meccanismi di soppressione e inibizione di stimoli irrilevanti, che giocano un ruolo fondamentale nelle fasi di codifica, immagazzinamento e recupero delle informazioni. Gli anziani, pertanto, non riuscendo a bloccare gli stimoli irrilevanti si trovano ''sommersi'' da informazioni che faticano a selezionare. Nel nostro lavoro inizialmente introdurremo il concetto di memoria e le sue definizioni, analizzeremo poi i meccanismi di cui si compone, gli aspetti psicologici implicati in essa e i diversi tipi di memoria comunemente riconosciuti. Nel secondo capitolo, per completare il nostro excursus sulla memoria, ci soffermeremo sulla struttura delle funzioni mnesiche inserendole all’interno di un quadro anatomo- fisiologico e osservando più da vicino i veri e propri centri di memoria. Tratteremo, poi, il fenomeno dell’invecchiamento e i cambiamenti dell’efficienza mnesica propri di questo periodo, per poi giungere all’obbiettivo del nostro lavoro di ricerca. Scopo del presente lavoro è, infatti, quello di indagare, attraverso uno studio sperimentale, l’efficienza del trattamento della Stimolazione Luminosa Intermittente (SLI) nel potenziare la memoria nell’invecchiamento. Ci proponiamo, pertanto, di verificare questa ipotesi mediante l’analisi dei dati ricavati dalla somministrazione di un test comportamentale (Test di Rivermead). Dopo aver verificato la dimensionalità fattoriale del test, abbiamo analizzato un campione di soggetti cui è stato somministrato il medesimo test, rispettivamente dopo 6 e 12 mesi di trattamento SLI. L’obbiettivo è quello di verificare l’esistenza di un miglioramento nella prestazione da parte del gruppo sperimentale ( quello, cioè, sottoposto a trattamento) rispetto ad un gruppo di controllo.

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Informazioni tesi

  Autore: Gaia Dall'oglio
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia Clinica Dinamica
  Relatore: Francesca Pazzaglia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 80

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Parole chiave

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invecchiamento
mci
memoria
memoria di lavoro
processi mnesici
sli
stimolazione luminosa intermittente
test comportamentale
test di rivermead
vecchiaia

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