Rilievi epistemologici e metodologici della valutazione dell’efficacia in ambito socio-sanitario e una ricerca empirica in Sert di due regioni italiane
Questo lavoro nasce dall’esigenza di comprendere come si ‘attesta’, oggi, in termini scientifici l’intervento dell’operatore all’interno dei servizi ‘alla persona’, nello specifico dei Sert, contestualizzandoli in un quadro di mutamento normativo ed organizzativo dei servizi sociali dagli anni ’90 ad oggi. Si diffonde, a seguito di questo processo, la concezione della qualità come motore di regolazione tra servizi pubblici/privati secondo la logica dell’accreditamento. Alla velocità con la quale si susseguono le Leggi (a livello normativo), spesso, non corrisponde un’altrettanta velocità di sviluppo conoscitivo nel panorama scientifico e nei risvolti operativi dei servizi. Ciò avviene soprattutto per le cosiddette scienze ‘sociali’, scienze ‘logos’ o ‘discorsive’ relativamente al loro ‘etimo’: psicologia, logos o discorso sulla psiche.
Si opera, quindi, inizialmente una riflessione epistemologica relativamente ai tre livelli di realismo attualmente disponibili, monista, ipotetico e concettuale (Salvini ’98), entrando nello specifico dell’oggetto preso in considerazione da tale tesi: la ‘tossicodipendenza’ ed il ‘consumo di sostanze’. Tale riflessione si realizza anche attraverso un’analisi epistemologica, nella teoria e nella ricerca, sui termini utilizzati per definire il ‘consumo di sostanze’ e la valutazione dell’efficacia come punto focale di tale lavoro e come punto nodale della prassi di un operatore. A partire dall’analisi della letteratura in merito, che appare disarticolata ed estremamente connessa con lo sviluppo politico – organizzativo del secolo scorso, si offre in tale sede una proposta scientifica di un protocollo di valutazione dell’efficacia (G.P.Turchi) inscritto nel realismo concettuale, a partire dal Paradigma Narrativistico. La ricerca si pone l’obiettivo generale di indagare ‘come si costruisce la realtà inerente alla prassi della valutazione dell’efficacia all’interno dei Sert in due regioni italiane: Emilia Romagna e Sicilia’. Mediante un’analisi testuale ed epistemologica (M.A.D.I.T), utilizzando il software Spad, si è rilevato come, attualmente, non esistano criteri metodologici condivisi all’interno delle due regioni per costruire una metodologia della valutazione dell’efficacia che possa attestare, con rigorosità e scientificità, il proprio operato. Inoltre, si attesta come vi siano confusioni concettuali in merito alle definizioni del termine ‘efficacia’ e ‘valutazione dell’efficacia’ e come ciò non ponga le basi per la costruzione di un disegno o protocollo di valutazione. A partire dalle esigenze espresse dagli stessi operatori, è possibile osservare come si delinei la necessità di avere un modello operativo condiviso e l’urgenza di avere a disposizione protocolli di valutazione condivisi.
La proposta avviata all’interno di questo lavoro, in merito ad un protocollo di valutazione dell’efficacia, porta a tratteggiare varie ipotesi di lavoro tra le quali avviare una formazione destinata agli operatori, costruendo una rete tra mondo dei servizi e mondo della ricerca in un unico processo virtuoso, in modo da svincolare il mondo dei servizi da mutamenti politico-organizzativi nonché normativi che, ad oggi, li allontana da riflessioni scientifiche. In altre parole, una metodologia della valutazione dell’efficacia condivisa ed applicata porterebbe ad attestare ciò che si mette in atto ed a mettere in discussione modelli operativi e paradigmi epistemologici che, ad oggi, non permettono di essere rigorosi con la collocazione dell’oggetto d’indagine come il ‘consumo’ e non permettono di declinare delle prassi operative perseguibili e valutabili. Un processo di valutazione d’efficacia degli interventi messi in campo avrebbe una ricaduta nell’abbattimento dei costi sanitari e sociali; infine, il Sistema Paese ne guadagnerebbe in termini di riverbero socio-culturale, a fronte di una gestione dell’atto del ‘consumo’ la cui efficacia possa essere attestabile.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Ines Cutrona |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Gian Piero Turchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 457 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
La Customer Satisfaction nella PA: problemi di fedeltà dei dati raccolti tramite questionario
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi