Neuropsicoanalisi e Memoria
Il lavoro presentato nasce dalla necessità di considerare, allo stato attuale della ricerca scientifica sul comportamento umano, una nuova area di interesse che, non senza difficoltà, cerca un comune terreno di incontro, “un confronto senza incorporazione”, uno scambio di conoscenze tra due discipline, neuroscienze e psicoanalisi, tradizionalmente riconosciute diverse tanto nella metodologia quanto nell’oggetto di indagine.
La neuropsicanalisi nasce, potremmo dire, come logica conseguenza dell’avanzamento delle scienze neurologiche, neurofisiologiche, neuropsicologiche, psicologiche sperimentali e parallelamente, nasce grazie alla formazione di una nuova generazione di psicoanalisti più aperti rispetto ai loro predecessori ad accettare il confronto con altre discipline. Questo movimento intende promuovere il dialogo tra neurobiologia e psicoanalisi, un movimento che non ha come obbiettivo principale quello di dimostrare che Freud avesse ragione o torto, quanto far emergere dati sperimentali capaci di ampliare concetti psicoanalitici di base, dare loro una consistenza anatomo-funzionale e, d’altra parte, ampliare il terreno di indagine delle neuroscienze cognitive, nel tentativo comune di descrivere un soddisfacente modello della mente.
Questo lavoro ha come obbiettivo fondamentale quello di presentare brevemente la metodologia e neuropsicoanalisi allo studio dei meccanismi della memoria in una prospettiva comparata.
Nel primo capitolo, è descritto un resoconto storico che parte dalle prime esperienze di Freud nel campo della neurologia - il suo forte interesse per il metodo clinico anatomico e lo studio delle funzioni mentali - per poi proseguire con la nascita della neurologia comportamentale e il successivo sviluppo della neuropsicologia che definisce in modo chiaro il taglio con le posizioni espresse dal localizzazionismo ristretto; infine, sono presentate le linee fondamentali del movimento neuropsicoanalitico attuale e le aree di maggior interesse su cui si vuole lavorare in prospettiva futura.
Il secondo capitolo, presenta una sintesi sulle strutture del Sistema Nervoso Centrale che possono interessare dal punto di vista neurobiologico gli aspetti normali e patologici della memoria descritti nel capitolo successivo, quindi il neurone e la comunicazione neuronale, il sistema limbico, le caratteristiche della corteccia cerebrale e le unità funzionali fondamentali. Nella seconda parte del capitolo, è introdotto il tema della memoria all’interno della psicologia, considerando brevemente i primi studi in campo sperimentale di Ebbinghaus (1880), i modelli bicomponenziali di Atkinson e Shiffrin (1971) e infine le teorie più moderne che oltre a considerare l’esistenza di “sistemi multicomponenziali” per descrivere la memoria, mettono in evidenza il suo carattere dinamico e ricostruttivo e provocano la crisi di concetti come “magazzino di memoria” o di ricordi che si conservano immutabili nel tempo.
Infine, nel terzo capitolo, viene considerata la memoria nel contesto della psicoanalisi. La memoria rimanda al tema dei ricordi infantili rimossi e al tema dell’inconscio, il sogno e la sua interpretazione; essa costituisce il terreno su cui lavorare per risanare l’esistenza del paziente, la memoria e il processo ricostruttivo legato, infine, sono il fondamento stesso della terapia. In seguito sono esaminate alcune parti fondamentali concernenti la letteratura psicoanalitica e come queste siano state intese dagli autori più moderni che sostengono il punto di vista neuropsicoanalitico; è, inoltre, descritta l’analogia tra inconscio freudiano e memoria implicita, la tendenza ricostruttiva della memoria autobiografica in rapporto alle esperienze affettive e l’attribuzione di senso al proprio passato e l’importanza di studiare, attraverso metodi alternativi, la memoria implicita. Infine, il legame dal punto di vista neurobiologico tra processi di memoria implicita e il comportamento cosciente, e gli studi di neuropsicologia della memoria su cui si sta soffermando la ricerca attuale con il metodo neuro-psicoanalitico.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Pietro Princi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Messina |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Maria Quattropani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 72 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
ADHD Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività: basi psicologiche neuroanatomiche e genetiche
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi