La disorganizzazione dell' attaccamento nei bambini a rischio

CAPITOLO I CONTESTO STORICO E TEORICO DELLA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO […] “ molte delle più intense emozioni umane sorgono durante la formazione, il mantenimento, la distruzione ed il rinnovarsi dei legami affettivi […] l’incontestato perdurare di un legame viene vissuto come fonte di sicurezza, ed il nascere di un legame come fonte di gioia” (Bowlby, 1979, cit. in Holmes, 1993, p. 185). 1.1 Aspetti storici della teoria dell’attaccamento La teoria dell’attaccamento ha fornito una cornice teorica estremamente interessante per lo studio delle relazioni precoci che il bambino sviluppa nei primi tre anni di vita ed ha contribuito a chiarire in che modo tali relazioni influenzino lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino negli anni successivi. Fondatore della teoria dell’attaccamento fu John Bowlby, il quale, pur non rinnegando la sua formazione psicoanalitica, fu influenzato dalle nuove scoperte nell’ambito dell’etologia, della cibernetica, della psicologia cognitiva. In particolare dall’approccio etologico deriva l’importanza attribuita alle influenze genetiche e ambientali in ogni percorso evolutivo; Bowlby, infatti, discostandosi dalla psicoanalisi, secondo cui lo sviluppo procede lungo un unico percorso su cui è possibile distinguere diversi stadi, fece suo il modello dei diversi percorsi di sviluppo proposto dai biologi evoluzionisti. Secondo questo modello l’individuo, fin dall’inizio del suo sviluppo, può scegliere tra diversi potenziali percorsi evolutivi, e la scelta di uno di essi dipenderà dalla particolare modalità di interazione che si instaura tra l’individuo nella sua attualità e l’ambiente in cui si trova in quel dato momento. All’interno di questo percorso Bowlby riservò un’importanza fondamentale ai legami emotivi che si instaurano tra il bambino e le figure d’accudimento, in particolare tra il bambino e sua madre. Egli rimase colpito, durante gli anni della sua formazione,