Esposizione ai solventi, salute e benessere psicofisico in un campione di lavoratori del settore conciario
Secondo alcune ricerche sulla psicopatologia del lavoro vita lavorativa ed extra-lavorativa non sono né separate né separabili; questo vuol dire che non si può parlare di qualità della vita se non si fa riferimento anche alla qualità del lavoro e al benessere del lavoratore. Numerosi studi che testimoniano le possibili conseguenze negative che una storia di esposizione a solventi (sostanze alla base dell’attività conciaria) può avere sulla salute psicologica e fisica delle persone che ne sono state a contatto. I solventi producono effetti a livello del snc e del sna, non oggettivamente osservabili come danni fisici. La presente ricerca è finalizzata ad approfondire la salute psicofisica e il livello di stress occupazionale dei lavoratori del settore conciario, in relazione al livello di esposizione ai solventi. Gli strumenti utilizzati sono stati: l’Euroquest Sympotms Questionnaire (ESQ) per la valutazione della sintomatologia neuropsichica, il Job Content Questionnaire (JCQ) per la valutazione dei fattori psicosociali legati allo stress occupazionale percepito, l’Analogo Visivo sulla percezione del rischio per la propria salute nell’ambiente di lavoro, e la sottoscala dell’Occupational Stress Indicator (OSI) sulla Sindrome del Tipo A. Dai risultati è emerso che i lavoratori che svolgono mansioni che prevedono un’esposizione diretta ai solventi non sembrano differenziarsi molto circa la sintomatologia neuropsichica rispetto a coloro che invece non hanno un contatto diretto con tale tipo di sostanze tossiche, ma i due gruppi sembrano invece differenziarsi rispetto allo stress occupazionale.
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Informazioni tesi
Autore: | Elena Lensi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia clinica e di comunità |
Relatore: | Stefano Taddei |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 135 |
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