Roberto Benigni: analisi della comicità cinematografica. "La vita è bella" e "La tigre e la neve", uno sguardo critico all'attore-regista
Roberto Remigio Benigni: “Trasgressivo, irriverente, turpiloquiante, poetico, buffonesco, sono gli aggettivi più usati, fino all’abuso.”
Idolatrato e criticato, rappresenta ad oggi un’icona del cinema italiano.
Viene ammirato per le sue prime esibizioni sui palchi toscani e non, con le sue canzonette in rima scherzosa, o per le scatenate apparizioni in TV, ma, soprattutto, è amato per i suoi film. Il piccolo diavolo, Johnny Stecchino, Pinocchio: sono termini che rimandano alla stessa persona divenuta di fama mondiale, allo stesso attore che fa della sua vita una poesia. Classe ’52, egli è comico, attore, regista, poeta, musicista. Dalle campagne toscane Roberto insegue la passione per lo spettacolo e per il cinema, che lo porta alla notte del 21 marzo 1999, quando, sul palco del Dorothy Chandler Pavilion a Los Angeles, il suo film La vita è bella (1997) riceve tre premi Oscar, tra cui quello che lo nomina miglior attore, in veste di protagonista. L’annuncio gioioso di Sophia Loren (che gli consegna l’Oscar per il miglior film in lingua straniera) sancisce un momento che passa nella storia, dove Benigni conquista il pubblico di divi americani con la sua simpatia, saltando a destra e a manca per raggiungere il palco per il suo discorso di ringraziamento, con un inglese stentato ma che diverte il pubblico.
“Comunicatore eccezionale” è un aggettivo utilizzato da molti per definire il comico di Vergaio, ed è anche per questo motivo che intendo presentare tale tesi di laurea in Scienze della Comunicazione, improntata sul personaggio di Roberto Benigni (Premio Comunicazione 2016), prevalentemente sotto una luce cinematografica.
Questa prova finale, oltre che a presentare un quadro biografico generale di Benigni, tratta la sua comicità in senso lato, andando cioè ad analizzare la derivazione di tale simpatia per il pubblico, e le modalità con cui ne scatena la risata, in base alle sue
rappresentazioni. La ricerca si compone infine dell’analisi di due film, due commedie drammatiche dirette ed interpretate da Roberto, le più importanti dal punto di vista cinematografico, definite “Unione magistrale di comicità e romanticismo in un contesto tutt’altro che comico.” Il primo, capolavoro del comico premiato con ben 3 Premi Oscar, è La vita è bella; il secondo è La tigre e la neve (2005).
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Bassanelli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Bergamo |
Facoltà: | Scienze della Comunicazione |
Corso: | L-20 - Scienze della comunicazione |
Relatore: | Stefano Ghislotti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 63 |
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