La Romania nella visione degli imprenditori italiani di Cluj

INTRODUZIONE Dopo la rivoluzione e i fatti dell’89, noti a tutto il mondo, la Romania ha intrapreso un lungo e tortuoso cammino verso la democrazia. Soggiogata da quarant’anni di regime comunista, nei primi anni Novanta la Romania non aveva una propria economia organizzata secondo le leggi di mercato e pagava le conseguenze dell’isolamento per tutti quegli anni da ciò che era stato lo sviluppo economico di tutta l’Europa Occidentale. Questa situazione di grave crisi economica fu lo scenario trovato dagli imprenditori stranieri che sarebbero riusciti a dare uno stimolo positivo all’andamento economico della Romania, contribuendo a favorirne lo sviluppo industriale mancato per tutto quel lungo periodo. Essi, sin dall’immediato periodo post- rivoluzionario, manifestarono, anche per personali motivi di profitto, un forte interesse per quest’area dell’Europa orientale: azioni mirate a investire e produrre nell’area carpatica avrebbero potuto procurare notevoli guadagni, dati i bassi costi di produzione, e la popolazione rumena avrebbe trovato una fonte per un miglioramento delle proprie condizioni di vita che, a loro volta, avrebbero fatto della Romania un nuovo mercato. In Romania gli investitori stranieri si trovarono di fronte ad un Paese povero, privo di strutture industriali, anche se, però, molto ricco in materie prime, soprattutto del sottosuolo. Stabilito ciò, si doveva sin dall’inizio cercare un orientamento cardine verso cui muoversi per intraprendere la propria attività. Gli imprenditori dovettero creare i propri stabilimenti, cercare gli operai tra i rumeni e, a quel punto, creare un’educazione al lavoro competitivo che tra i rumeni mancava totalmente, essendo questa un’altra conseguenza di quasi cinquant’anni di regime comunista. Gli uomini d’affari che si interessarono alla Romania venivano da varie aree europee: tra i primi vi furono i tedeschi, poi i francesi e, in gran numero, anche gli italiani. E’ cominciato, così, nei primi anni Novanta il progressivo sviluppo economico di questo Paese, che continua ad essere registrato in crescita tuttora. Molte zone della Romania sono diventate veri e propri agglomerati di aziende e fabbriche straniere, 2