La valutazione tra didattica a distanza e Metodo Montessori

Con l’avvento degli studi docimologici, si è ampliato l’essenza della valutazione, mettendo in risalto la qualità dell’apparato scolastico, ma anche evidenziando la funzione formativa della valutazione e quindi il miglioramento che si riscontra sia nel singolo che nel sistema. Attraverso il raggiungimento di questa visione, la valutazione non è l’ultimo atto di un processo formativo, né ha più come finalità ultima solo quella di esprimere un giudizio verso il discente, che per antonomasia era qualcosa di estremamente soggettivo da parte del valutatore.
Il nuovo accostamento alla valutazione, con il sostegno della disciplina docimologica, ne evidenzia la visione trasversale e la forza innovatrice in tutto lo sviluppo di insegnamento / apprendimento, non solo limitatamente all’atto valutativo. Nel rafforzamento di questo binomio, il discente è la parte centrale del processo didattico, trascendendo a ruolo di diretto costruttore del sapere e non come semplice vaso pronto ad essere riempito.
La valutazione diviene un elemento fortificatore per ogni discente, capace di fornirgli i giusti elementi per comprendere le virtù e le debolezze del suo apprendimento, sottolineare i traguardi raggiunti e quelli ancora da completare, con un focus sempre più importante sugli aspetti cognitivi e metacognitivi. L’oggetto della valutazione è il processo di apprendimento, elemento di interesse soprattutto per l’insegnante che ne è anche responsabile, spesso interrogato per rivalutare delle pratiche di insegnamento e rivedere le proprie certezze sulla valutazione e sull’apprendimento.
Tali presupposti teorici sono alla base del presente lavoro che pone l’attenzione sul significato della valutazione e del ruolo che svolge, con un focus maggiore sull’applicazione della valutazione in due momenti importanti della pratica didattica.
Le motivazioni che mi hanno spinto ad approfondire il tema della valutazione hanno una duplice natura, trattando l’atto valutativo in due situazioni non convenzionali dal punto di vista scolastico: da una parte confrontare la valutazione e il suo spirito di adattamento in questo periodo storico particolarissimo, dove ogni situazione è vissuta a distanza a causa della pandemia; dall’altra, commentare la valutazione attraverso un metodo non tradizionale, ma attuale, il Metodo Montessori.