Skip to content

Progetto di una rete ZigBee orientata ad applicazioni di tecnologie assistive

Obiettivo del presente lavoro di tesi è lo sviluppo di un dispositivo di tipo wireless di ridotte dimensioni, che si integri pienamente con il sistema progettato, e che permetta, una volta indossato, l’invio di messaggi di chiamata o richiesta di aiuto da parte della persona stessa o da altri sensori in futuro integrabili nel dispositivo medesimo. Quest’ultimo è parte integrante (un nodo mobile) di una Wireless Sensor Network (WSN) e dovrà caratterizzarsi per un contenuto consumo di potenza in modo da garantire le funzionalità per un lungo periodo. A tal fine si è scelto come protocollo di comunicazione ZigBee, considerato al momento il più adatto rispetto ad altri standard, come ad esempio Bluetooth. Una rete ZigBee è organizzata in nodi che possono essere di tre tipi: il coordinatore, unico, che gestisce la rete, i router per la estensione della copertura di rete (di seguito detti nodi fissi) e gli end-point che possono essere fissi o mobili (il dispositivo in questione) e che hanno ridotte funzionalità.
Si è trattato quindi di progettare un’infrastruttura di rete, a partire dallo stack ZigBee realizzato da Microchip, dotata di differenti funzionalità, quali gestione della rete stessa, messaggio di richiesta aiuto da parte del nodo mobile, messaggio di chiamata del server del sistema verso un nodo mobile, trasporto dati tra il coordinatore di rete e i nodi fissi opportunamente posizionati nei locali dell’edificio, localizzazione. Le prime quattro funzioni sono state correttamente implementate mediante la definizione di un adeguato profilo e di un’appropriata struttura di messaggi. Sono state quindi testate sulla demoboard PICDEM Z della Microchip (a cui si rifà il prototipo del dispositivo) che monta il transceiver MRF24J40 basato sullo standard IEEE 802.15.4.
Per quanto concerne la localizzazione, ci si proponeva di utilizzare, per capire la posizione della persona, due indicatori della qualità e del livello di segnale definiti dallo standard, il Link Quality Indicator (LQI), e il Received Signal Strength Indication (RSSI). La definizione del primo non è ben chiara: lo standard lascia molta libertà a tal proposito e Microchip, produttrice del transceiver impiegato, parla genericamente di stima della qualità del collegamento tra nodo in trasmissione e nodo in ricezione; per quanto riguarda la seconda, si tratta del livello di segnale misurato al nodo ricevente. Una volta rilevate tali grandezze, sono state esplorate tecniche che consentissero di individuare la posizione di un nodo mobile all’interno della rete. A seguito di una caratterizzazione preliminare avvenuta in differenti siti di prova, che sanciva l’impossibilità di risalire al corretto valore di RSSI, si è utilizzato il valore di LQI e sono stati vagliati due approcci. Il primo consiste nel definire, a seguito di una fase di training preventiva, un fingerprint dell’area d’interesse, che viene suddivisa in sottoaree di cui si estraggono le statistiche di LQI rispetto ad ogni nodo fisso della rete. Ad ogni richiesta di soccorso da parte di un nodo mobile, il sistema confronta le statistiche ricevute dai nodi fissi con quelle di ogni punto di fingerprint e attraverso tale confronto si stabilisce la posizione del nodo. Questa tecnica non è risultata efficace a causa dalla non ripetibilità della misura di LQI a parità di condizioni al contorno, e della sua forte dipendenza dalle condizioni ambientali (arredi, presenza di altre persone ecc.). Per tentare di garantire la ripetibilità nel tempo è stato esplorato un secondo approccio: una breve sequenza di messaggi predefiniti è stata inviata da ogni nodo fisso, come fosse un sensore mobile in fase di training offline, a seguito di ogni richiesta di soccorso. I dati misurati sono stati confrontati con quelli ottenuti dalla breve sequenza inviata dal nodo mobile negli istanti precedenti. Questa seconda tecnica, pur abbattendo la variabilità temporale, non risolve il problema, poiché i dati misurati manifestano ancora troppa inconsistenza.
La ragione di ciò va ricercata probabilmente negli indicatori impiegati: al di là dell’impossibilità di disporre di un valore di RSSI a causa della poco chiara implementazione dello stack ZigBee Microchip, permangono dubbi sulle modalità di calcolo della LQI. In letteratura non sono presenti definizioni univoche, si parla sommariamente di stima di SNR o di BER: ciò inevitabilmente limita le possibilità di indagare i reali motivi per cui gli approcci studiati non hanno fornito i risultati sperati; probabilmente, il valore di LQI risente eccessivamente degli interferenti sul canale. Uno dei principali sviluppi del lavoro svolto consiste proprio nell’approfondire la questione, eventualmente ripetendo l’iter svolto una volta a disposizione un valore significativo di RSSI.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Prefazione 4 Prefazione Il progressivo innalzamento dell’età media verificatosi nei paesi più industrializzati negli ultimi decenni, unitamente ad un aumento dell’aspettativa di vita, ha portato in primo piano molte problematiche relative alla cura ed all’assistenza delle persone anziane o disabili. La necessità di garantire uno standard di vita accettabile anche ad individui parzialmente non autosufficienti ha spinto la ricerca scientifica nell’ambito delle tecnologie assistive, dove per tecnologie assistive sono intese tutte quelle soluzioni tecniche, hardware e software, che permettano di ridurre ai minimi termini le condizioni di disagio di anziani e diversamente abili. L’obiettivo che ci si è proposti è la realizzazione di un sistema di assistenza per persone parzialmente non autosufficienti. Esso rientra in un progetto a più ampio respiro nell’ambito delle tecnologie assistive, e costituisce una sperimentazione sul campo delle tecnologie domotiche e dell’automazione; in particolare è già stato realizzato ed è tuttora in fase di sperimentazione in una residenza protetta per anziani a Cà Bonaparte frazione di Neviano degli Arduini in provincia di Parma, un sistema domotico basato su rete Ethernet. In questo sistema sono presenti numerosi sensori per il controllo ambientale , atti alla rilevazione di movimento, fumo, temperatura e allagamento, in modo che alle classiche funzioni di automazione domestica, come l’accensione e lo spegnimento automatico delle luci o il controllo dei consumi, si possano affiancare servizi avanzati, come la definizione di regole di intervento a seguito di particolari eventi. Si pensi ad esempio al caso di un allagamento: sarebbe possibile in tal caso comandare tempestivamente l’interruzione dell’erogazione dell’acqua e della corrente elettrica. I vantaggi di questo sistema rispetto alle soluzioni commerciali già disponibili sono molteplici: in primo luogo, la completa programmabilità e configurabilità è fondamentale

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

802.15.4
ber
bluetooth
coordinator
cots
ffd
fingerprint
ieee
lqi
mac
microchip
network
ottico
protocollo
rf
rfd
router
rssi
snr
stack
tecnologie assistive
wireless
wsn
zigbee

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi