Ricerca empirica sulle competenze della professione infermieristica nell'ottica della valorizzazione del ruolo e delle funzioni specifiche
RIASSUNTO
I cambiamenti organizzativi e strutturali, con i quali oggi la professione infermieristica fa conti, richiedono competenze e responsabilità professionali specifiche, contesto che ha determinato l’impostazione principale dell’elaborato. La competenza è un sapere condiviso da una comunità di professionisti, è un sapere riconosciuto e livello sociale, culturale, professionale, accademico e scientifico, che si manifesta non solo attraverso la teoria o la pratica, ma si nutre di riflessione ed agire.
Lo scopo della ricerca è di mettere a fuoco le competenze acquisite dall’Infermiere nell’ambito ospedaliero mantovano, di individuare gli elementi che possano influenzare i livelli di competenza e di definire, sulla base di un confronto tra fabbisogni di professionalità richiesti dalla mission professionale e la professionalità acquisita, i fabbisogni di formazione eventualmente necessari ai diversi livelli interni della professione, quindi una ricerca esplorativa/descrittiva, il cui scopo è prevalentemente quello di studiare, di verificare, di osservare il manifestarsi di alcune competenze all’interno della professione in correlazione ai titoli di studio acquisiti e all’area specialistica di appartenenza. L’universo oggetto della ricerca è rappresentato dal personale esclusivamente infermieristico, individuato attraverso la tecnica campionaria. Ho utilizzato il campionamento probabilistico stratificato proporzionale, in quanto la popolazione non risulta omogenea ed include 4 aree specialistiche (strati): area medica, chirurgica, critica/intensiva e psichiatrica.
La numerosità del campione è calcolata per un livello di fiducia del 95% ed un intervallo di fiducia del 5% ed è risultata di n. 196 unità. Come strumento d’indagine ho utilizzato il questionario anonimo, adottando la tecnica di somministrazione diretta.
Il numero delle domande previste è di 29, con 2-4 sottodomande, risultando complessivamente n. 50 domande, divise per aree di informazione: area dati personali anagrafici e professionali (n. 8), area professionalità (n. 17), area formazione (n. 4).
Per la validazione del contenuto del questionario si è utilizzato la metodologia Lawshe [1975], gli esperti-giudici individuati sono stati n. 8. Dei 196 questionari somministrati, sono stati raccolti 159 validi, risultando un tasso di compilazione dell’81%. I dati sono stati inseriti in un database ed elaborati con il software SPSS-15. Le elaborazioni grafiche /i box-plot sono stati eseguiti in Excel. L’analisi delle competenze riscontrate è stata condotta in correlazione a due variabili indipendenti: titolo di studio e area specialistica di appartenenza. In sintesi i risultati della ricerca assentono che: nell’applicazione del processo di nursing nella realtà, rimane l’impronta clinica medica abbastanza forte (>74%), le consuetudini di gruppo e l’esperienza sono ancora punti cardine per l’attuazione degli interventi (>64%), la valutazione dell’assistenza infermieristica è effettuata sugli obiettivi prefissati al 70%. La pianificazione dell’assistenza infermieristica personalizzata è importante, ma la sua realizzazione in relazione all’organizzazione dell’unità operativa raggiunge l’86%. Il modello organizzativo è in una grande percentuale ancora per compiti/mansioni, ovvero al 42% nell’area chirurgica, 32% nell’area medica. L’assistenza personalizzata raggiunge un massimo del 64% nell’area psichiatrica per scendere vertiginosamente fino al 9% nell’area critica/intensiva. Gli Infermieri hanno poca conoscenza clinica ed economica del percorso di malattia (dal 18% nell’area critica al 64% nell’area psichiatrica) e non superano il 73% gli Infermieri che identificano aree di ricerca e raccolgono dati usando la metodologia scientifica. L’ “acquisto” formativo con valori significativi dell’”R” di Habermann relativi al titolo di studio universitario incontriamo molto poco nell’indagine, per esattezza correlati solamente all’acquisizione di abilità tecniche autonome, metodi e strumenti per lo svolgimento della funzione relazionale e strumenti per effettuare ricerche. Dai risultati della ricerca effettuata, sul piano pratico, si può considerare che l’esercizio professionale infermieristico non è omogeneo: in diverse realtà l’autonomia, le funzioni e le competenze dell’Infermiere sono fortemente condizionate dalla invariata organizzazione del lavoro, nonché dalla formazione di base conseguita. “Se il 30% delle persone di un organizzazione usasse, con motivazione e persistenza, il 75% delle competenze, il successo sarebbe assicurato” (McClellan).
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Informazioni tesi
Autore: | Camelia Gaby Tiron |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Parma |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche e Ostetriche |
Relatore: | William Cantarelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 159 |
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