Tesi Laurea Specialistica
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Camelia Gaby Tiron
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professionali, al ripristino/miglioramento/mantenimento dello stato di salute della
popolazione.
Per realizzare tutto ciò è importante comprendere le competenze e le
conoscenze di ogni figura professionale ed operare sinergicamente per raggiungere
il comune obiettivo.
L’obiettivo che questo lavoro si pone è quello di evidenziare i cambiamenti
avvenuti negli ultimi anni nel Sistema Sanitario, le mutate complessità assistenziali
conseguenti ai cambiamenti sopra detti, per poter descrivere attraverso la ricerca gli
aspetti relativi alla programmazione delle attività assistenziali, alla
personalizzazione delle stesse, alla verifica e alla valutazione delle prestazioni
assistenziali, alla determinazione degli indicatori di qualità, agli strumenti di lavoro
indispensabili della gestione completa dell’assistenza infermieristica – il Care
Management.
Non ha senso, né significato, parlare di “prestazioni assistenziali” e
competenze senza tenere conto delle particolarità del “sistema” in cui ci troviamo
ad operare, dei vincoli normativi, della domanda del cittadino, dei servizi da
garantire e delle specificità professionali.
I cambiamenti avvenuti nel sistema sanitario e nella professione
infermieristica ha portato indubbiamente grossi benefici ma, nello stesso tempo, ha
indotto una grossa espansione degli accertamenti (maggiore offerta = maggiore
domanda) ed una conseguente revisione dei modelli organizzativi del lavoro.
Si è passati dalla cura della malattia alla cura della persona, dai bisogni
individuali ai bisogni collettivi, dai bisogni legati alle patologie acute ai bisogni
legati a patologie croniche e degenerative.
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Si è passati dal concetto di “malattia” al concetto di “salute” intesa come
benessere fisico, psichico e sociale; dal “recupero della salute “ al “mantenimento e
promozione della salute”; da interventi monodisciplinari a interventi
multiprofessionali e multidisciplinari.
Conseguenza di tutto ciò è stato un aumento della domanda, una
differenziazione degli interventi ed un aumento della complessità degli interventi
richiesti e offerti al cittadino.
Gli Infermieri, come tutti gli altri professionisti che operano nel sistema, non
possono non tenere conto dei cambiamenti sopra descritti e devono adoperarsi,
anche rimettendo in discussione quanto fatto fino ad oggi, per arrivare a fornire un
servizio al cittadino adeguato rispetto alla domanda e allo sviluppo scientifico, in
linea con i moderni principi assistenziali e la nuova mission infermieristica.
La struttura della tesi rappresenta un insieme di due parti distinte, ma
concettualmente collegate, in quanto la prima parte, relativamente breve, sviluppa
la cosiddetta “nuova” mission della professione infermieristica e la seconda parte si
occupa della ricerca sulle competenze infermieristiche nell’ottica della
valorizzazione del ruolo e delle funzioni specifiche correlate alla nuova mission.
Perché “nuova” la nostra mission? - perché la mission di un’organizzazione o di
una professionalità può cambiare nel tempo, quando:
compaiono delle modificazioni dell’assetto sociale, culturale, politico-
giuridico e della situazione economica,
si registra una rapida evoluzione del progresso tecnologico,
si verificano cambiamenti organizzativi e strutturali professionali,
vengono richieste nuove competenze e responsabilità professionali,
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la cultura sanitaria stessa si evolve.
Verificandosi, quindi, nuovi cambiamenti organizzativi e strutturali
professionali, richieste nuove competenze e responsabilità professionali, la ricerca
sulle funzioni e competenze infermieristiche si è rivelata opportuna e necessaria
per dare un’immagine concreta, per quanto possibile, al supporto teorico iniziale.
La seconda parte della tesi, la ricerca empirica sulle competenze
infermieristiche nell’ottica della valorizzazione del ruolo e delle funzioni
specifiche, mette in atto un processo di ricerca complesso sulla professionalità
acquisita dagli infermieri - campione d’indagine, professionalità manifestata in
base alle funzioni svolte (dichiarate), per poter confrontare i risultati con la
professionalità richiesta dal curriculum formativo e dalla nuova mission
professionale.
L’ottica dell’assistenza infermieristica è sicuramente quella del Care
Management, perché pone in primo piano, tra i problemi della qualità dei servizi,
quello della appropriatezza, ovvero della congruità delle prestazioni con i bisogni
individuati, che devono essere soddisfati a livello del minor costo possibile.
Risulta che, la professione infermieristica deve modellare la sua mission rispetto
le necessità sia del cliente che dell’organizzazione, predisporre i piani
assistenziali in modo tale da coniugare efficacia e qualità con efficienza senza
rinunciare alla propria professionalità (care management) e, soprattutto,
superando il condizionamento prodotto dall’aumento straordinario di punti di
riferimento operativi e gestionali, di regole di comportamento sempre più
numerose, minimali e specifiche, di peculiarità d’impegno di strutture
diagnostiche e terapeutiche.
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Le parole chiave della tesi sono inevitabilmente, quindi:
• mission – la ragione di essere della professione;
• funzioni – attività specifiche connesse ad una professione, ad una
carica/ufficio;
• competenze – rappresentano la piena capacità di orientarsi in determinati
campi, legittima autorità di esprimere un mandato;
• formazione – maturazione delle facoltà psicologiche ed intellettuali dovuta
allo studio e all’esperienza.
• organizzazione – forma di collaborazione fra gli uomini in vista del
raggiungimento di scopi predeterminati.
• care management – gestione completa dell’assistenza infermieristica
Ringraziamenti
Ringrazio a tutti i docenti del corso per la professionalità e la disponibilità
nel trasmettere una parte del loro sapere a noi studenti, specialmente i Prof.
Giuseppe Pedrazzi e Prof. Maurizio Agosti che, con grande professionalità ed
umanità, ci hanno seguito e consigliato con tanto impegno e capacità per tutto il
percorso formativo.
Ringrazio di cuore il Prof. William Cantarelli – anche Relatore del mio attuale
elaborato che mi ha messo a disposizione la sua grande capacità professionale, di
larghi orizzonti conoscitivi e umani.
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INQUADRAMENTO CONCETTUALE
1.1 Il concetto di scienza ed il dibattito epistemologico
Secondo il Vocabolario di Zingarelli, Scienza significa:
• Conoscenza, cognizione;
• Conoscenza esatta e ragionata che qualcuno ha grazie allo studio,
all’esperienza, all’osservazione;
• Complesso dei risultati dell’attività speculativa umana volta alla conoscenza
delle cause, leggi, effetti e intorno a un determinato ordine dei fenomeni, e
basata sul metodo, lo studio e l’esperienza.
Si definisce scienza sia un insieme di conoscenze unitario riguardante un particolare
argomento che le abilità e le metodologie necessarie per arrivare a tali conoscenze.
Perciò la scienza infermieristica è quello insieme di conoscenze pertinenti alla
disciplina, i processi e le metodologie di cui si è serviti per arrivare a quelle
conoscenze.
Uno degli obiettivi della scienza è l’identificazione di fatti o verità riguardanti il
contenuto di una disciplina, l’accertamento cioè del come, dove e quando di certi
fenomeni pertinenti a quella disciplina.
La scienza si fonda su basi empiriche, Feigle ha detto che “una caratteristica
della scienza è quella di poter essere ripetuta dagli scienziati di una determinata
disciplina, usando metodologie scientifiche adeguate”, quindi, un esigenza, comune
a tutte le discipline e le scienze, è quella epistemologica.
L’epistemologia, intesa nella sua accezione più completa, non riguarda solo
la giustificazione e la verifica, in sede filosofica, dei principi e dei fondamenti di una
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determinata scienza, ma anche lo studio della sua struttura, della sua logica interna,
del rapporto con le altre discipline, del suo particolare punto di vista e della
precisazione del suo linguaggio; essa delinea tutto ciò che è essenziale alla
comprensione di una dottrina: la natura, l’ambito del sapere e dell’azione ed i
contenuti teorici e metodologici.
L’epistemologia è, quindi, tanto più valida tanto più avviene assunta come
uno strumento concettuale che consente di esaminare una scienza o una disciplina
per scomporla nelle sue parti e per individuare la correttezza 1.
Per questo motivo, si avverte sempre più l’esigenza che la categoria infermieristica
attraversi i suoi teorici e specialisti, delinei i tratti fondamentali della epistemologia
infermieristica, così da consentire l’apporto di contributi e approfondimenti
successivi e progressivi.
Lo sviluppo dell’epistemologia ha modificato profondamente il concetto di
scienza; la scienza, intesa come trasformazione dal “certo” al “vero”, nel passato si
identificava con la filosofia, considerata la scienza per eccellenza o la scienza delle
scienze; questa, infatti, in tutte le sue articolazioni (gnoseologia,, metafisica,
ontologia, etica, politica, cosmologia) giustificava i fondamenti (principi, assiomi,
proposizioni) su cui poggiava qualsiasi scienza. L’epistemologia attuale è
puramente “ricerca delle strutture, delle regole e della logica della coerenza interna
di ciascuna disciplina; è da notare che una scienza non nasce tanto dal proprio
oggetto quanto dal punto di vista da cui lo si considera”2.
La nuova visione epistemologica abbandona il sistema delle scienze perché
non vi sono discipline più nobile delle altre, a seconda che abbiamo come oggetto
1
De Giacinto, 1977, 179.
2
Agazzi, ibidem, 111.
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Dio, l’uomo o la natura; ogni scienza ha la sua dignità e diversità e non è
comparabile o gerarchizzabile; la validità è strettamente collegata alla correttezza
del proprio metodo e delle propria logica interna; questa impostazione ha
contribuito alla nascita del metodo scientifico, che è caratterizzato dal ricorso
sistematico all’esperimento, inteso come capacità e tecnica di osservazione,
descrizione, riproduzione e controllo dei fenomeni3.
Riassumendo, il concetto di scienza, per quanto affermato finora, è dunque
profondamente mutato ed è in continua evoluzione; dalla filosofia, considerata la
somma del sapere, si è passati al metodo scientifico, alla scienza positiva in senso
stretto (o sperimentazione) ed alla scienza positiva in senso lato (scienze
assiomatiche).
Lo sviluppo dell’epistemologia ci ha insegnato a valorizzare ogni contributo
utile, purché questo rappresenti un risultato dimostrato e dimostrabile logicamente
e razionalmente.
L’epistemologia infermieristica può essere definita la sistemazione del sapere
infermieristico attraverso l’esame delle “strutture concettuali” con cui si costruisce il
ragionare; essa considera, analizzandole ed esprimendole, le modalità con le quali le
diverse discipline si articolano e si rapportano all’interno del complesso sapere
assistenziale.
Perciò la scienza infermieristica è quell’insieme di conoscenze pertinenti alla
disciplina e i processi e le metodologie di cui ci si è serviti per arrivare a quelle
conoscenze. Uno degli obiettivi della scienza è l’identificazione di fatti e verità
riguardanti il contenuto di una disciplina, l’accertamento cioè del come, dove e
quando di certi fenomeni pertinenti a quella disciplina.
3
Sciacovelli, 1979.
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L’oggetto della dottrina infermieristica è l’azione assistenziale, nella sua
concretezza e tipicità. Poiché si è già detto che non è tanto l’oggetto (in questo caso
l’atto assistenziale) di una scienza a distinguerla dalla altre, ma la sua visione unica,
appare evidente che la specificità del nursing è data dal fatto che esso considera
l’assistenza nella sua “globalità” ed “individualizzazione”; più precisamente, è
l’assistenza globale individualizzata che connota la particolarità della visione
infermieristica rispetto a quella di tutte le altre scienze.
L’assistenza è un “evento umano”4 con caratteristiche proprie ed originali,
attorno al quale si sono sviluppate, da un lato, una “riflessione teorica”, sempre
più articolata e complessa, che ha portato alla scienza infermieristica e, dall’altro,
un attività lavorativa riconosciuta come vera e propria professione.
1.2 Il concetto di competenza
1.2.1 Definizioni
Il termine competenza deriva dal latino “cum petere”, ovvero chiedere
insieme, pretendere, ma evoca anche il verbo italiano “competere”, cioè far fronte
ad una situazione di sfida, di competizione; nello stesso tempo riguarda anche
l’autorevolezza che deriva dal pieno possesso e padronanza di attività
professionali specifiche.
Una potenziale obiezione potrebbe essere che il termine competenza
sarebbe risultato della traduzione in lingua italiana di “competency”, cioè
“capacità”, ma in tal caso, si perderebbe tutta la parte squisitamente attuativa
compresa nel concetto di competenza, che rappresenta un comportamento
4
Evento umano = fatto, esperienza.
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realmente osservabile e correlato ad un ruolo professionale che unisce in sé tre
definizioni: conoscenza, abilità ed esperienza.
La competenza è un sapere condiviso da una comunità di professionisti, è
un sapere riconosciuto e livello sociale, culturale, professionale, accademico e
scientifico. La competenza non si manifesta solo attraverso al teoria, ma nemmeno
solo attraverso la pratica, si nutre di riflessione ed agire, nasce in uno specifico
contesto.
Nella letteratura socio-psicologica e manageriale sono state centinaia di
diverse definizioni di competenza, ma una di queste è la più ripresa e citata. Essa,
proposta inizialmente da Klemp nel 1980, è stata ripresa da Boyatzis, trovando poi
in Lyle M. Spencer e Signe M. Spencer5 una formulazione compiuta, ovvero:
La competenza è: “una caratteristica intrinseca di un individuo,
casualmente collegata ad una performance efficace e/o superiore in una mansione
o in una situazione e che è misurata sulla base di un criterio prestabilito”
…(omissis) …“si compone di motivazioni, tratti, immagine di sé, ruoli sociali,
conoscenze e abilità”.
E se la competenza è un insieme di caratteristiche intrinseche, vediamo
quali sono:
la motivazione – comprende gli schemi mentali e le spinte interiori che
spronano un professionista a comportarsi in un determinato modo;
i tratti sono le caratteristiche fisiche e comportamentali peculiari del
professionista e danno indicazioni circa la capacità di reazione agli eventi
esterni;
l’immagine di sé raggruppa le rappresentazioni mentali di sé stesso;
5
L.M. Spencer e S.M.Spencer, Competenza del lavoro, Franco Angeli, Milano, 1995
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