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La promozione della salute nei luoghi di lavoro (WHP - Workplace Health Promotion) Studio osservazionale monocentrico sul personale dell’ASST-Rhodense

Il progetto WHP “Workplace Health Promotion”, ovvero la promozione della salute nei luoghi di lavoro, è stato promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con il documento “Healthy workplaces: a model for action” del 2010 e recepito da Regione Lombardia – ATS Milano. Asst Rhodense, attraverso una Delibera del Direttore Generale, il 15 novembre 2018, ha aderito al progetto e identificato il gruppo operativo aziendale “Cabina di Regia-WHP”. Dal 2018 annualmente Asst Rhodense ha ricevuto i riconoscimenti da ATS Milano a fronte delle iniziative proposte ai lavoratori in merito alla promozione della salute nel luogo di lavoro.
Lo scopo del progetto di tesi è indagare lo stile di vita dei dipendenti dell’azienda sanitaria, la loro conoscenza dei progetti WHP interni e raccogliere i suggerimenti per nuove proposte, oltre a far emergere il ruolo dell’infermiere nella prevenzione primaria e nelle possibili funzioni che potrebbe ricoprire all’interno del progetto WHP.
È stato somministrato un questionario anonimo online composto da 26 domande con diverse aree di competenza ed elaborati i dati mediante il software Microsoft Excel attraverso cui sono stati realizzati i grafici. Il campione iniziale è di 3669 persone e il riscontro è stato di 775 questionari compilati.
Analizzando il campione dei dipendenti, di ASST Rhodense, che ha risposto al questionario sono emersi i seguenti profili di maggioranza: attività lavorativa presso ospedale di Garbagnate, ruolo sanitario, età compresa tra i 51 e 60 anni, esperienza lavorativa superiore ai 10 anni, genere femminile e percezione attuale di buona salute. Relativamente all’area fumo il numero di dipendenti che fuma è nettamente inferiore a coloro che dichiarano di non fumare, la maggior parte dei fumatori si colloca nella fascia di età 51-60 anni e dichiara di non voler smettere. Per quanto riguarda l’attività fisica, la maggior parte del campione dichiara di praticarla regolarmente, maggiormente i dipendenti di genere femminile.
Con riferimento all’area dell’alimentazione è emersa un’adeguata conoscenza del numero di pasti/die previsti dall’OMS per una corretta alimentazione, emerge un numero considerevole di persone che dichiara di consumare alcol saltuariamente con una frequenza mensile superiore ai 6 giorni. Relativamente al benessere personale, i dipendenti coinvolti suggeriscono che in azienda occorrerebbe sviluppare maggiormente il tema della salute nel luogo di lavoro e si dimostrano interessati al progetto fornendo numerosi suggerimenti per i diversi ambiti.

Per quanto riguarda il ruolo infermieristico in ambito di prevenzione della salute, in azienda gli infermieri dell’unità ospedaliera di medicina del lavoro si occupano della sorveglianza periodica del personale, degli screening ergoftalmologici, del counseling vaccinale, della somministrazione periodica di un questionario WHP indagando problematiche fisiche, consumo di alcolici, abitudini alimentari e fumo. Annualmente il medico competente elabora una relazione sanitaria, prevista dall’art.35 del D.Lgs. 81/08, riepilogativa dell’attività svolta nei confronti dei lavoratori e attraverso questa ne valuta l’efficacia delle misure di prevenzione.
Conclusione: dai dati raccolti e analizzati si evidenzia che nell’area fumo il 18%, nell’area dell’attività fisica il 39% e nell’area del benessere personale il 43% ha una mancata conoscenza dei progetti proposti da Asst Rhodense negli anni passati. Dal 2023 il progetto WHP aziendale è ripartito, dopo la sospensione a causa del Covid, con iniziative volte a migliorare la conoscenza dei progetti e implementare le attività per far sì che ci sia una maggiore diffusione tra tutto il personale. Occorre intervenire sulle modalità di comunicazione aumentando la cartellonistica e l’informativa digitale su intranet, inviando e-mail everyone e promuovendo annualmente corsi ai dipendenti.
Nel 2023 in azienda sono stati organizzati incontri di formazione ECM dal titolo: “Introduzione corso CUG Presentazione corso CUG Luoghi di lavoro che Promuovono Salute Rete WHP Lombardia Stato dell’arte e progettualità WHP Aziendale” (n. 2 edizioni) e “Aziende che Promuovono Salute – Rete WHP Lombardia”: Cibo e patologia, quali correlazioni possibili tra verità e falsi miti” (n. 4 edizioni). La letteratura presente sull’argomento non è vasta, non sono presenti studi simili a quello condotto nell’elaborato. Tuttavia, gli articoli analizzati hanno evidenziato l’importanza di una leadership che creda nel WHP responsabilizzando il personale sui temi della prevenzione riguardanti lo stress lavoro correlato perchè personale tutelato migliora sia le prestazioni erogate che gli esiti dei pazienti. Diversi studi dimostrano che i progetti di promozione della salute sono in grado di ridurre l’assenteismo e garantire la "vita lavorativa" dei dipendenti.

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4 INTRODUZIONE 1.1 I determinanti della salute Con il termine Sanità si intende, generalmente, la cura e la gestione di patologie in atto. In verità una parte fondamentale della salute è mirata sulla prevenzione delle malattie. Per poter parlare di promozione della salute dobbiamo fare un appunto su quelli che sono i determinanti della salute, aspetti fondamentali che influenzano la vita degli individui. (1) La Commissione sui determinanti sociali della salute dell'Organizzazione Mondiale della sanità ha identificato tali determinanti come "le condizioni in cui le persone nascono, crescono, vivono, lavorano e invecchiano" e "i driver fondamentali di queste condizioni". Diverse prove supportano le relazioni causali tra molti fattori sociali e l’impatto sulla salute, non solo con relazioni che si presentano come dirette, ma anche attraverso dei percorsi che prendono in considerazione processi biopsicosociali. (2) È importante, quindi, avere un’idea precisa di come si articola il modello dei determinanti della salute. Il centro del modello è occupato dall’uomo con le sue caratteristiche non modificabili, come l’età, il genere e i fattori ereditari. Lo strato successivo riguarda il comportamento, lo stile di vita e, quindi, le abitudini di un individuo. Uno stile di vita diventa un fattore di rischio quando il comportamento messo in atto implica conseguenze negative per la salute. (1) Proseguendo la descrizione del modello negli ultimi strati sono presenti le condizioni di vita e di lavoro del singolo seguite dalle condizioni generali socioeconomiche, culturali e ambientali. Affrontare i determinanti della salute è necessario per raggiungere l’equità nelle cure, cioè “quando ognuno ha l’opportunità di raggiungere il proprio pieno potenziale di salute e

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Amato
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2022-23
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Infermieristica
  Relatore: Simona Cassioli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 59

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Parole chiave

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health
nurse
whp
azienda sanitaria
infermieri
asst rhodense
salute nel luogo di lavoro

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