Strumenti Finanziari Derivati negli Enti Locali: margini di utilità e rischi
Nel corso degli anni Novanta, profondi mutamenti hanno caratterizzato il settore pubblico: le dimensioni raggiunte dal debito pubblico, il livello degli interessi sul debito, le misure richieste dagli accordi internazionali per permettere l’ingresso dell’Italia nell’Unione Europea hanno reso evidente l’impossibilità di procedere secondo le precedenti linee di sviluppo ovvero di deresponsabilizzazione sui livelli di spesa, ponendo un freno all’espansione del debito e, dunque, alla possibilità di ripianare i deficit degli altri livelli di governo e degli istituti pubblici non territoriali. Tale evoluzione ha condotto alla nascita di una “Finanza Propria” degli Enti Locali che agiscono nei mercati finanziari come soggetti indipendenti.
Il presente lavoro si propone di analizzare l’utilizzo degli strumenti finanziari derivati, come tecnica di gestione attiva dell’indebitamento valutandone anche i possibili rischi; tale gestione dell’indebitamento sembra rappresentare uno degli elementi maggiormente critici nel raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario di un Ente Locale.
Si definiscono “contratti derivati” quei contratti il cui valore dipende o è determinato (quindi “deriva”) dal valore, o dal cambiamento di valore, di un’attività, finanziaria o reale, di riferimento (c.d. “sottostante”), che può essere un indice di borsa, un tasso di interesse, un rapporto di cambio tra valute e che svolgono la funzione di trasferire da un operatore all’altro dei rischi esistenti in un’attività e non di crearli.
Per comprendere appieno il funzionamento di tali tipi di contratti e la logica sottostante il ricorso da parte degli Enti Locali a questo tipo di operazioni, si analizza l’esempio pratico di IRS utilizzato dal Comune di Cellino San marco; lo strumento finanziario derivato più diffuso all’interno degli Enti Locali, che ha la finalità di copertura dai rischi di subire perdite a seguito di oscillazioni avverse dei tassi di interesse in riferimento ad un capitale sottostante, facendo conseguire quindi un risparmio finanziario sugli interessi passivi.
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Informazioni tesi
Autore: | Amerigo D'Attis |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Lecce |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Fabio Michele Amatucci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 61 |
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