René Pollesch
Molti critici teatrali sembrano sostenere che René Pollesch è il nuovo enfant terrible tedesco, sia per il modulo teatrale che propone, innovativo ed enigmatico, sia per il contenuto impegnato e spesso ideologico delle sue opere.
Il Kultur Journal della NDR dice di lui: "Schrill, laut und immer politisch- das ist das Theater des René Pollesch. Gemeinsam mit seinen Schauspielern erarbeitet der 41-järige Autor und Regisseur eigene Stücke voll schneller Dialoge und theoretischer Exkurse.[...] Der 1962 geborene René Pollesch würde sich selbst gar nicht als Dramatiker bezeichnen. Er bevorzugt den Begriff "Theatermacher". Das könne 'sehr oldfasioned klingen', sagt er, 'Aber eigentlich finde ich ihn gar nicht so schlecht, weil wir Theater machen'", confermando l'ambivalenza del teatro polleschiano. Se da un lato la sua opera e il suo sviluppo sono guardati con rispetto, in quanto Pollesch s'inserisce in quella generazione attuale di autori no-global che tentano con il loro teatro di dare un'immagine diretta e critica della realtà, dall'altro lo spettatore, che assiste alle sue opere o legge i suoi scritti, resta irritato e sconcertato dalla sua drammaturgia e dal suo stile anticonformista, rendendosi subito conto che non hanno nulla a che vedere con la tradizione classica teatrale.
Solo alcune delle sue opere più importanti, in modo particolare quelle degli ultimi quattro anni sono state pubblicate dalla Rowohlt Theater Verlag. Nella prefazione di World Wide Web-slums, l'ultimo successo dell'Autore, Frauke Meyer-Gosau dice della sua opera: << Es ist hier ja 'der verfickte Kapitalismus' der- wie dann in Teil drei ausführlicher gezeigt wird - so subtil wie konsequent 'die totale Kommerzialisierung aller sozialen Beziehungen' herbeizwingt. Und weder Glaube noch Aberglaube, weder Magie noch politische Beschwörung (die in der Formulierung allerdings selbst schon jegliche Perspektive ausschließt) können seiner alles infiltrierenden Macht einen Riegel vorschieben: Der 'Turbokapitalismus' hat die Durchdringung auch noch der intimsten Lebensbereiche, ja, schließlich jeder Körperzelle menschlicher Lebewesen, erreicht. Eine Vorstellung, die durchaus den Horror- und Drohvisionen der weiland außerparlamentarischen Linken (siebziger Jahre!) entspricht. Nur kann sich Pollesch heute in seinen Bildern auf eine leicht absehbare, mittlerweile auch selbst schon nachgerade klassisch-utopische Expansion und Eskalation der technischen Angebote und Mittel eines globalisierten Kapitalismus stützen, die das Individuum buchstäblich mit Haut und Haare zum funktionalen Anhängsel von Maschinen machen >>.
Il Regista sceglie dunque coraggiosamente di occuparsi di temi scottanti, vicini all'attualità dei giorni nostri: si nota una continua critica alla globalizzazione in modo particolare alla mercificazione globale che tocca tutti gli ambiti, quello economico, dove anziché unire i popoli, li divide in ricchi e poveri, quello sentimentale, che distingue tra gli emozionali e i freddi calcolatori dell'affare, quello sessuale, che differenzia "l'etero" omologato alla massa e l'omosessuale che vive l'amore in modo disinibito e libero da ogni convenzione sociale.
Proprio per questa varietà di temi, l'Autore sceglie la forma del frammento, che gli permette di montare i pezzi seguendo una combinazione libera, mischiando - alla maniera di Bourroughs, anima dannata del Movimento Beat, nei suoi cut-up, ispirandosi ai collage del pittore americano Brion Gysin - elementi differenti, quali citazioni di film d'autore, fatti accaduti presi dall'attualità dei giorni nostri, o semplici, ma diretti slogan pubblicitari.
Dunque già ad una prima lettura o visione dell'opera polleschiana, rimaniamo sbigottiti, quasi schiaffeggiati dalle varie immagini con cui veniamo bersagliati e costretti a riprendere da soli, quello che l'autore ha voluto trasmetterci.
L'identità spezzettata dei personaggi di Pollesch, sempre nominati nelle sue opere con sterili lettere dell'alfabeto, ci palesa la forte sensazione di smarrimento, di insicurezza, di crisi di identità, nascosti dietro "l'uomo economicus" moderno di oggi, motiva la scelta di intitolare il mio approfondimento personale: Le Lettere Parlanti di René Pollesch.
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Informazioni tesi
Autore: | Ilaria Melchiorri |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Parma |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e Letterature Straniere |
Relatore: | Teresina Zemella |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 169 |
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