Nel laboratorio del poeta: il giovane T. S. Eliot
E' stato scritto così tanto su T. S. Eliot che sembra di essere arrivati a un punto di saturazione e, per questo, potremmo essere scettici riguardo a qualcuno che voglia elaborare nuove visioni sul suo lavoro. Perché dunque scegliere Eliot? Il presente studio si concentra sulle poesie che egli scrisse in gioventù tra il 1909, dopo che si laureo in Lettere all'Università di Harvard e il 1917, anno della pubblicazione della sua prima raccolta poetica Prufrock and Other Observations, un'area del lavoro del poeta che è rimasta alquanto opaca: “The hint half guessed, the gift half understood”, come lui disse in “The Dry Salvages” nei Four Quartets.
Oltre a ragioni personali “dovute a un'impressione che, in qualche modo, è il riconoscimento di un temperamento affine al proprio”, il mio scopo è stato quello di investigare i suoi primi versi soprattutto alla luce di una scoperta che è stata ritenuta dal New York Times come uno degli eventi più significativi nell'ambito degli studi eliotiani degli ultimi 25 anni e si tratta della pubblicazione di un taccuino personale di Eliot contenente un gruppo di poesie mai state pubblicate prima e alcune versioni precedenti dei suoi poemi più famosi.
Il volume è stato edito da Christopher Ricks, importante studioso di Keats, Tennyson oltre che Eliot, su commissione di Valerie Eliot, seconda moglie del poeta, nel 1996 ed è intitolato, esattamente come Eliot stesso lo aveva ribattezzato, Inventions of the March Hare, probabilmente come un tributo nei confronti di Lewis Carroll. Questo manoscritto da lungo tempo dimenticato rimase fino ad allora ignoto al pubblico proprio per volere di Eliot. Egli vendette il suo notebook all'avvocato e patrono americano John Quinn, su richiesta dello stesso, nel 1922 per circa 140 dollari, ma lo pregò ferventemente di tenere le poesie in esso contenute per sé senza mostrarle a nessun altro per il fatto che le considerava frutto del lavoro di un poeta immaturo e perciò non degne di pubblicazione.
Quinn morì poi nel 1924, il notebook passò tacitamente nelle mani di diversi proprietari finché nel 1958 la New York Public Library riuscì ad acquistarlo dalla nipote di Quinn ma, rispettando le volontà di Eliot, non fecero nessun annuncio pubblico fino al 25 ottobre del 1968, tre anni dopo la morte del poeta.
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Informazioni tesi
Autore: | Monica Frigerio |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e letterature straniere |
Relatore: | Caroline Patey |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 126 |
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Inventions of the March Hare
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