Un 'fantastico' sconosciuto: Samuel-Henry Berthoud
Malgré les nombreuses études que les plus différents secteurs de la critique lui ont dédiées, l’exploration du domaine fantastique, ouvrant sur l’univers vague de l’âme humaine avec ses chimères et ses hantises et postulant des rapports éternels entre notre monde et une réalité suprasensible, n’est pas pour autant achevée. Reléguée, pendant des siècles, à un oubli profond à l’ombre des Grands Génies, l’œuvre des auteurs qu’on appelle mineurs et auxquels on devrait plutôt reconnaître le mérite d’avoir fait la gloire du conte fantastique en France au XIXe siècle, a été longtemps dédaignée par la critique. À ces petits conteurs on n’a accordé, en fait, dans le meilleur des cas, qu’un simple rappel rapide.
Cette étude essaie de remettre à jour, donc, suivant la voie ouverte par Castex, l’œuvre de Samuel Henry Berthoud, un talentueux flamand de Paris, qui, tour à tour poète, journaliste, conteur, romancier et homme de science, ne cessa jamais de captiver le goût du public de son temps, et l’un de ces Petits romantiques, auxquels la postérité n’a réservé qu’un long et injustifié oubli.
Après avoir reconstruit le profil de l’Auteur en présentant les aspects les plus saillants de sa vie et ses rapports avec les grands interprètes du Romantisme, nous avons tenté d’encadrer une partie considérable de l’œuvre prolifique et hétérogène de ce Petit romantique à l’intérieur de la vogue du Fantastique, qui se répandit en France au cours du dix-neuvième siècle, tout en éclairant, par l’analyse narratologique d’un choix représentatif de nouvelles, dans quelle mesure ses créations sont redevables d’influences extérieures, hoffmaniennes surtout, et quels sont les traits originaux qui relèvent, au contraire, de sa personnalité et de son origine flamande.
L’examen des nouvelles, La Noce de Cavron-saint-Martin, L’Archet du Sabbat, La Sonate du Diable, Le Séminariste et La Bague Antique, nous a permis d’isoler à l’intérieur de la riche contribution de l’Auteur au genre deux tendances différentes. L’emploi des procédés typiquement fantastiques dans le traitement des sujets folkloriques ou légendaires, d’un côté, qui vise à donner une consécration littéraire aux mythes des anciennes et terribles légendes de la Flandre natale ; de l’autre, la création de quelques contes fantastiques, où avec un style original et des accents tragiques Berthoud nous propose les aventures actuelles et extraordinaires, néanmoins, de certains héros pré-angoissés lesquels confrontés à des phénomènes surnaturels ne réussissent plus à faire la part des fantasmes dans ce qui leur arrive.
Alternant des motifs traditionnels et presque mythiques avec des images et des rêveries plus intimes, le fantastique de Berthoud prouve sa dignité littéraire et appelle à une plus correcte évaluation.
Loin de prétendre à l’exhaustivité dans le rétablissement de la figure et de l’œuvre de ce flamand de Paris au penchant éclectique, notre étude se propose simplement de rendre justice au talent trop longuement ignoré de Samuel-Henry Berthoud, dans l’espoir d’ouvrir la voie à d’autres découvertes.
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Informazioni tesi
Autore: | Antonella Di Giovanni |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere Moderne |
Corso: | Lingue e Letterature Straniere |
Relatore: | Maria teresa Puleio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 231 |
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