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La provincializzazione dell'Italia romana. Persistenze e cesure dal Principato al Basso Impero

In questa tesi triennale, frutto di una seconda laurea svolta in età più matura e dedicata alla mia passione principale, la storia antica, ripercorro le varie tappe che portarono la nazione egemone dell'impero romano, l'Italia a trasformarsi, gradualmente, in una provincia come tutte le altre sotto il profilo politico e amministrativo, conseguente ad un costante declino economico e demografico dal I secolo d.C. in avanti.
La provincializzazione d'Italia infatti è sintomo di una complessa trasformazione che coinvolse tutto il mondo antico, traducendosi però in una inarrestabile decadenza politica e sociale fino alla cancellazione non solo di un'organizzazione istituzionale, ma di un modo di concepire la vita umana. Un processo storico sviluppatosi per diversi secoli aveva finito con lo svuotamento dell'ideologia del potere antica, tanto che la società del Basso impero sarebbe apparsa del tutto deformata ad un contemporaneo di Cesare od Augusto. Noi contemporanei siamo abituati a cambiamenti della società molto più rapidi degli antichi, grazie soprattutto allo sviluppo scientifico-tecnologico, ma per gli antichi il mutamento era decisamente lento, se riusciamo pertanto a deporre i nostri occhiali da moderni tanto più possiamo sbalordirci delle trasformazioni avvenute nella tarda antichità.

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5 1 A. G IARDINA , Esplosione di Tardoantico , in Studi storici , 40, 1 (1999), p. 164 e gli articoli che hanno seguito 5 anni dopo nella stessa rivista con premessa di E. L O C ASCIO , Gli ‹‹ spazi ›› del tardoantico in StudStor , 45, 2004, p. 5 e ss..; cfr. L. C RACCO R UGGINI , Il Tardoantico; per una tipologia dei punti critici , in A. S CHIAVONE (a cura di), Storia di Roma , III, 1, Torino 1993, XXIII-XLIV; G. F OWDEN , Elefantiasi del Tardoantico? , JRA , 15 (2002), pp. 681-686. 2 A. R IEGL , Die spätrömische Kunst-Industrie nach den Funden in Österreich-Ungarn , Wien 1901. La prima formulazione invero, fu quella di “tardoromano”, alla quale con il tempo è andata sostituendosi quella di “tardoantico”. 3 Per una rassegna - incompleta - di testi sul basso impero citiamo solo alcuni titoli fondamentali di carattere generale: O. S EECK , Geschichte des Untergangs der antiken Welt , I, Berlin 1910; II, Stuttgart 1912; E. S TEIN , Histoire du bas-Empire. De l’état romain à l’état byzantin (284-476), I, 1a ed. Wien 1928, tr. fr. Parigi-Bruges 1959; A. P IGANIOL , L’Empire chrétien (325-395) , Paris 1947; S. M AZZARINO , Aspetti sociali del quarto secolo , Roma 1951; I D . Antico, tardoantico ed èra costantiniana , Bari 1974; AA.VV., Evoluzione e declino dell'impero romano in Storia del Mondo antico , vol. IX (a cura di) S.A. C OOCK et al., 1a ed. Cambridge 1954, tr. it. Milano 1974; R. R ÉMEDON , La crisi dell’impero romano. Da Marco Aurelio ad Anastasio, Paris 1964, tr. it. Milano 1975; A.H.M. J ONES , Il tardo impero romano. 284-602 d.C. , I-II, 1a ed. Oxford 1964, tr. it. Milano 1973-1974; P. B ROWN , Il mondo tardo antico. Da Marco Aurelio a Maometto , London 1971, tr. it. Torino 1974; Società romana e impero tardoantico. Istituzioni, ceti, economie , vol. I, (a cura di) A. G IARDINA , Roma-Bari 1986; AA.VV., Storia di Roma , III, 1: l’età tardoantica, crisi e trasformazioni , A. C ARANDINI , L. C RACCO R UGGINI , A. G IARDINA , (a cura di) Torino 1993; A. C AMERON , Il tardo impero romano , London 1993, tr. it. Bologna 1995; J.M. C ARRIÉ , A. R OUSSELLE , L’Empire romain en mutation . De Sévères à Constantin 192-337 , Seuil-Parigi 1999; P. H EATHER , La caduta dell’impero romano. Una nuova storia , Londra 2005, tr. it. Milano 2006; L. D E S ALVO , C. N ERI (a cura di), Storia di Roma. L’età tardoantica, I-II, Roma 2010. Rimane, almeno per la storia della storiografia, un INT RO DUZ IO NE Pa rl a ndo di ‹‹ It a l i a ›› c i ri fe ri a m o a d un'i de a e d un c onc e t t o pe r noi fa m i l i a ri , i l qua l e , c om e t ut t e l e c ose um a ne , e bbe bi sogno di t e m po pe r st ra t i fi c a re l a sua oggi ordi na ri a a c c e z i one . Fu sol t a nt o c on l 'e st e nsi one form a l e de l l 'uni t à pol i t i c a rom a no- i t a l i c a fi no a i pi e di a l l e Al pi ne l 42 a .C ., c he si e bbe una de fi ni z i one i st i t uz i ona l e pe r l 'i nt e ra Pe ni sol a i t a l i c a c om pre nsi va de l l a sua pa rt e c ont i ne nt a l e ; non pe rò di que l l a i nsul a re , gi a c c hé e ssa non ri c om pre nde va a l l ora Si c i l i a , Sa rde gna e C orsi c a , uni t e a l l a Di oe c e si s It al i c i ana sol o i n e t à t a rdoa nt i c a . E d è propri o a t t orno a i proc e ssi st ori c i , m a a nc he c ul t ura l i , soc i a l i , e non ul t i m i c e rt a m e nt e , pol i t i c i e m i l i t a ri de l t a rdoa nt i c o c he ruot a l 'ogge t t o de l pre se nt e l a voro. L 'i nt e re sse pe r i l pe ri odo de l l a t a rda a nt i c hi t à , ri sul t a e sse re un'a c qui si z i one re l a t i va m e nt e re c e nt e pe r l a st ori ogra fi a , m a t ura t a ne l c orso de l XX se c ol o, m a orm a i a m pi a m e nt e c onsol i da t o. Ne l l 'ul t i m o c i nqua nt e nni o a nz i , si è a ssi st i t o a que l l a c he c on a c c e nt i di ve rsi , è st a t a de fi ni t a ‹‹ e spl osi one ›› o ‹‹ e l e fa nt i a si ›› de l t a rdoa nt i c o 1 , a nda ndosi a d i m porre c om e uno de i pi ù ri l e va nt i fe nom e ni st ori ogra fi c i de l l 'a t t ua l e ri c e rc a . Il t e rm i ne st e sso “ t a rdoa nt i c o” , na t o ne l 1901 2 a fi ni di st udi o st ori c o-a rt i st i c o, ha a vut o vi t a t ra va gl i a t a e d a t ut t 'oggi i l di ba t t i t o è a pe rt o sui l i m i t i c ronol ogi c i da a sse gna re a que st o pe ri odo a c a va l l o t ra E vo Ant i c o e Me di oe vo, spa rt i t i da l l a t ra di z i ona l e da t a de l 476 dopo C ri st o 3 .

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