Secolarizzazione ed indebolimento dell'essere: l'interpretazione di Nietzsche ed Heidegger proposta da Vattimo per la società post-moderna
L'elaborato descrive l'interpretazione (I) di Nietzsche (N) ed Heidegger (H) proposta in modo unitario da Vattimo per la società post-moderna (PM). Secondo N e H il pensiero (P) occidentale (O) è metafisica (M): riflessione che cerca di individuare il fondamento trascendente che regge il divenire e rende possibile una conoscenza unitaria, assoluta, stabile. In realtà la M non è un P disinteressato ed obiettivo, ma l'espressione di un particolare orizzonte storico, ed è inoltre un P violento. Quando la M raggiunge il suo compimento (il nichilismo) tale P non è più possibile; pertanto nella M è presente una tendenza dissolutiva. Il nichilismo è una chance per una possibile Verwindung-oltrepassamento (non un semplice superamento) che significa: 1-rimettersi da: come una malattia, la M lascia delle tracce 2-affidarsi: ripercorrere la M per trovare nuove possibilità di riflessione (es., pensare l'essere come indebolimento). 3-distorsione: le categorie metafisiche sono utilizzate con un significato diverso. La fine della M è la scoperta del carattere interpretativo della verità: le opinioni sono sostenute con consapevolezza che sono sole opinioni, da non difendere con violenza.
H suggerisce di cercare il senso dell'essere nella condizione attuale. La società attuale è PM. La modernità è il culto per il nuovo, l'originale e l'ideale del progresso. Nella PM vi è la dissoluzione del progresso: non è più possibile perché il rinnovamento di abiti, edifici, ecc. avviene non per un ideale estetico/emancipativo, ma solo per sopravvivenza del sist.economico; l'evoluz.scientifica rende sempre più prevedibili (e quindi meno nuove) le novità della tecnica. Il progresso PM è solo la condizione perché tutto resti invariato. La società PM è la soc.dell'informazione, in cui la moltiplicazione dei punti di vista provoca l'indebolimento del principio di realtà: non è più qualcosa di oggettivo, ma è il risultato dell'integrarsi e dell'incrociarsi delle immagini dei media; la scienza parla di entità astratte differenti da quelli dell'esperienza quotidiana. .
Teoria dell'indebolimento dell'essere: 1-l'idea di verità assoluta si svela un mito culturale; 2-il senso dell'essere nella condizione attuale è la dissoluzione del principio di realtà nella molteplicità delle I. P debole (PD): l'oltrepassamento di N e H ed adattato soc.PM. Col relativismo condivide idea anti-fondazionale e l'idea di verità valida esclusivamente entro un determinato orizzonte storico-culturale; ma il PD, mostrando perché e come l'evoluzione del PO conduca al nichilismo, ha un criterio (propria provenienza storica e indebolimento) che permette di preferirlo ad altre teorie e di effettuare scelte etiche (rinuncia alla forza).
Il PD presta attenzione alle proprie origini. Il P O è fortemente influenzato dal cristianesimo (C). Se la cultura O è anche C allora la religione è coinvolta nell'indebolimento: la secolarizzazione è il graduale abbandono dell'influenza del sacro nella società. Non l'abbandono della religione; ma è l'essenza del C. Il contenuto fondamentale del C è la kenosis: la spoliazione divina dai caratteri di trascendenza e violenza attribuitegli dalla mentalità sacrificale primitiva. Al PD corrisponde un C debole, che rifiuta le assolutizzazioni M, ed è disponibile al dialogo (presentandosi come religione universale che permette il confronto tra culture e religioni).
Il limite alla secolarizzazione è rappresentata dalla caritas (C), che è la regola interna del processo, il senso dell'I che Gesù dà delle Scritture. La C è fondamento nel senso non M (dalla descrizione deriva una prescrizione), in quanto la C non può pretendere una validità assoluta perché altrimenti tradirebbe sé stessa, ma perché è “nocciolo” inconsumabile (simile al Medesimo di H) che indica una direzione al P (riduzione della violenza e affermazione dell'amore), ed è all'origine di quella complessa catena di I che è la cultura O.
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Informazioni tesi
Autore: | Matteo Piazza |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Relatore: | Alfredo Marini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 159 |
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