Propaganda e fascismo spagnolo. Onésimo Redondo.
Nato nel 1905 a Quintanilla de Abajo, un piccolo paese in provincia di Valladolid, successivamente ribattezzato Quintanilla de Onésimo in suo onore, Onésimo Redondo Ortega fu uno dei padri fondatori del fascismo spagnolo pur rimanendo un personaggio minore della storia, che non ottenne mai ampio seguito a causa del sistema ideologico che propose, lacunoso ed incompleto, ed il conservatorismo delle sue idee, troppo tradizionaliste per potersi affermare in un mondo che ormai doveva fare i conti con l’avvenuta rivoluzione industriale e l’affacciarsi delle masse sulla scena politica.
Nell’ambiente natale Redondo apprese i principi di un cattolicesimo retrivo e bigotto, le cui tracce emersero costantemente durante tutto il suo percorso politico segnato da stretti legami con gli ordini religiosi, e l’attaccamento alla campagna, sinonimo di tradizione e cattolicesimo in contrapposizione alle città, Madrid in particolare, che rappresentava per lui il laicismo e l’affermazione dei valori democratici e liberali. Laureatosi in Legge all’Università di Salamanca, recatosi, con l’appoggio dei gesuiti, come lettore di spagnolo presso l’Università di Mannheim, Redondo vide in Hitler il paladino del cristianesimo di fronte alla barbarie marxista e, favorevolmente colpito dal nazismo che si andava affermando, con l’avvento della Seconda Repubblica spagnola, nel luglio 1931, scelse di dedicarsi alla politica in modo più attivo di quanto stesse già facendo in qualità di segretario del Sindicato Remolachero (Sindacato dei coltivatori di barbabietole della Vecchia Castiglia). Nel giugno 1931 fondò Libertad, un settimanale a scarsissima diffusione e perennemente sul lastrico dedito a fare dell’informazione propaganda politica. Pochi mesi dopo affiancò al periodico un gruppo d’azione, le JCAH (Juntas Castellanas de Actuación Hispánica), che, ispirate al rispetto per la tradizione e alla lotta al marxismo, perseguivano la formazione di uno Stato totalitario basato sul sindacalismo verticale e il principio di unità: unità territoriale, da cui derivava una netta avversione per i separatismi regionali, soprattutto per quello catalano, a cui si contrapponeva un forte centralismo castigliano; unità politica, minacciata dal sistema dei partiti, dalla democrazia parlamentare e dal marxismo, che fomentavano le divisioni sociali e la cui unica alternativa era la formazione di uno Stato totalitario; unità di valori, ovvero del cattolicesimo come religione nazionale.
Nel dicembre 1931 le JCAH si unirono a La Conquista del Estado, il gruppo di Madrid guidato da Ramiro Ledesma Ramos, originando le JONS (Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista), che, all’inizio del 1934, in seguito all’unificazione con la FE (Falange Española) organizzata da José Antonio Primo de Rivera, figlio dell’ex dittatore Miguel Primo de Rivera, costituirono la FE de las JONS (Falange Española de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista), ai cui ideali attinse ampiamente Francisco Franco per la legittimazione ideologica del regime nazionalcattolico.
Redondo, morto nel 1936 durante uno dei primi combattimenti della guerra civile che per tre anni dilaniò la Spagna, è uno di quei personaggi in cui raramente ci si imbatte e su cui poco è stato detto, sia per la modestia del seguito che ottenne, sia per la tendenza, durante il franchismo, ad uniformare il pensiero dei primi falangisti deceduti, affinché questi divenissero simboli utili a creare consenso intorno alla dittatura. Il suo pensiero politico fu uno dei tanti contributi al fascismo sviluppatosi nella penisola iberica; la sua vita fu breve ed il suo sistema ideologico lacunoso; tuttavia, dal momento che il regime, durato quasi quaranta anni, controllò accuratamente le fonti, manipolò la costruzione della storia e non approfondì le correnti ideologiche che lo avevano preceduto, alle quali, però, si ispirò a scopo propagandistico, abbiamo ritenuto interessante approfondirne la storia personale e lo specifico apporto al fascismo spagnolo con l’obiettivo di scriverne una biografia priva sia delle mistificazioni e glorificazioni tributategli dal franchismo, sia delle accuse, basate esclusivamente su fondamenti ideologici, lanciategli dagli avversari.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Ester Nonis |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze della Comunicazione |
Relatore: | Luciano Casali |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 240 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
"Deus Vult" Guerra civile, Franchismo e Chiesa Cattolica
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi