Mass media e proteste in Siria. Tra schizofrenia mediatica e guerra delle immagini.
La ricerca, nata dall'interesse per il delicato e complesso rapporto tra mass media e politica, tenta di rispondere ad alcuni interrogativi fondamentali: come si declina tale rapporto nel caso specifico della Siria? Quali sono i meccanismi di controllo attraverso i quali il governo siriano esercita la propria influenza sui mezzi di comunicazione nazionali? Qual è stata la tipologia di copertura mediatica ricevuta dalle proteste siriane da parte degli agenti dell'informazione coinvolti? Si può parlare di una vera e propria guerra delle immagini, accompagnata da relative strategie mediatiche? Infine, in un contesto nel quale internet e i social media acquistano un sempre maggiore utilizzo, qual è lo spazio guadagnato da questi nuovi agenti mediatici nel campo dell'informazione e nella crisi siriana?
L'ondata di "turbolenze rivoluzionarie" che ha scosso l'area del Medio Oriente e dell'Africa settentrionale ha certamente attratto l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale sulla regione, facendone non solo un fenomeno culturale, ma anche e soprattutto un evento mediatico.
All'interno delle nuove dinamiche che interessano i rapporti tra mezzi di comunicazione e conflitti, la copertura mediatica delle proteste siriane pare essere affetta da una rara forma di schizofrenia, per la quale i fatti diventano mere opinioni, l'obiettività intesa all'Antiseri viene a mancare, e la comunicazione tra i vari agenti dell'informazione è del tutto assente.
Vi è una cura a tale malattia? Anche a questo spinoso interrogativo la ricerca tenta infine di dare una risposta.
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Informazioni tesi
Autore: | Milena Paglia |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lingue e Civiltà Orientali |
Relatore: | Francesca Biancani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 288 |
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