Mary Shelley: le fonti alle origini del Frankenstein
Il mio lavoro essenzialmente è consistito nel mostrare quanto la diciannovenne Mary Shelley nel 1816 fosse già matura e in grado di scrivere il suo primo e più grande romanzo della sua vita e non a caso quello che innovò il genere a cui esso si ispirava, il Gotico. In primo luogo ho voluto mostrare quanto il background culturale di Mary abbia contribuito alla generazione del romanzo. Per background culturale intendo l’ambiente nel quale ella è vissuta: famiglia, amici, genitori.
Il mio lavoro è consistito nel reperire tutte le fonti letterarie e scientifiche, o almeno la maggior parte di quelle che sono confluite nel romanzo, delle quali ella si è servita e che le hanno permesso di dar corpo ad una storia, che va al di la della mera forma romanzata di terrore, propria del genere Gotico per cui si mostra.
Per far ciò ho elencato e indagato l’ambiente familiare e il modo con il quale ella ha ricevuto l’istruzione, in particolare l’apporto fornitole dai due genitori: William Godwin e Mary Wollstonecraft. In secondo luogo ho mostrato il modo in cui il salotto intellettuale di casa Godwin, abbia in modo determinante contribuito alla sua crescita intellettuale. Ella si è servita di questo innumerevole bagaglio culturale per riempire le sue pagine del romanzo: Frankenstein. Questo romanzo si può considerare la sintesi delle esperienze di tutti gli scienziati e letterati che nell’Ottocento contribuirono a formare la cultura dell’uomo. Tra questi c’era il suo grande amore, il poeta Percy Shelley, colui che più di tutti la stimolò culturalmente.
Mary ebbe due grandi genitori intellettuali che le fornirono quegli stimoli e quella curiosità che le permisero di ambire continuamente alla conoscenza: una madre famosa, Mary Wollstonecraft, per le sue idee rivoluzionarie a favore delle libertà delle donne. Il più famoso dei suoi trattati: A Vindication of the Right of Woman (1798) sconvolse il pensiero liberale dell'epoca. Una donna temeraria che mai si fermò davanti agli ostacoli. La predisposizione ad andare contro le regole, la sua temerarietà e la sua capacità di non fermarsi davanti agli impedimenti che la vita le poneva davanti, furono sicuramente di esempio a Mary che come la madre, seppe con dignità superare le prove che le si presentavano. Sebbene Mary perse la mamma, morta dandola alla vita, ebbe modo di conoscerla attraverso i suoi innumerevoli scritti.
Godwin, il padre, perseguì invece con amorevole dedizione la sua crescita. Letterato di grande fama, raccolse nel salotto di casa sua, un nutrito gruppo di intellettuali che condividevano con lui le sue stesse idee radicali anarchiche e libertarie. Questo salotto divenne col tempo la scuola di Mary. Dai più grandi poeti, filosofi e scienziati che frequentavano la casa, divenuti presto suoi amici, ella apprese le opere che l’uomo concepì. Acquisì la letteratura contemporanea e quella del passato, la scienza e l’alchimia attraverso e le loro reciproche differenze, la ragione e il sentimento, la razionalità e l’irrazionalità. Ebbe modo di conoscere a fondo il pensiero del padre Godwin che tanto aveva guidato le azioni e le idee di tanti intellettuali dell’epoca, anche quando queste andavano contro il potere costituito. Godwin aborriva le Istituzioni umane, esse per Godwin rappresentavano il gioco imposto dai potenti all’uomo comune. Nei suoi testi Godwin veicolava il suo pensiero, e parlava di ingiustizie e di prepotenze del potere, ma non solo. Godwin è famoso per aver scritto il primo romanzo rosacrociano della storia. Queste idee confluirono tutte nel romanzo di Mary, insieme alla cultura appresa dagli innumerevoli scienziati e letterati che frequentavano la casa. Qui conobbe Percy Shelley, colui che diventerà uno dei poeti più importanti del Romanticismo inglese dell’Ottocento, l’amore della sua vita. Grazie a lui Mary crebbe come donna e come intellettuale.
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Informazioni tesi
Autore: | Antonio Arezzo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Storia |
Relatore: | Marco Ciardi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 55 |
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