La sottotitolazione intralinguistica in tempo reale per sordi. Analisi comparativa tra Italia e Francia.
Personalità rinomate e talentuose come Rousseau, Freud, Schopenhauer, Goya e Beethoven condividevano, oltre al fatto di essere dotati delle grandi capacità intellettuali che li hanno resi celebri, un altro elemento: la sordità. Essa ha sicuramente inciso in maniera importante sul loro carattere e sul loro modo di rapportarsi al mondo e forse non avremmo potuto godere delle mirabili opere compositive di Beethoven o delle straordinarie pitture di Goya se il dolore e l’isolamento non li avessero spinti a cercare una terapia nell’arte. I rapporti sociali, affettivi e di relazione con l’ambiente, infatti, sono sempre stati di fondamentale importanza per l’uomo che vuole integrarsi completamente nel mondo in cui vive: la sordità, da sempre, è vissuta come isolamento, emarginazione e handicap.
Ecco perché la limitazione degli effetti emarginanti appare un imperativo categorico, specie nell’era moderna dove i progressi della tecnologia hanno cambiato profondamente la comunicazione tra individui, anche appartenenti a lingue e culture diverse. Oggi, infatti, l’approccio che ogni persona ha nei confronti della realtà che la circonda è strettamente collegato alla velocizzazione dell’acquisizione delle conoscenze: il lavoro, gli svaghi, le modalità con cui le scuole educano i giovani sono inseriti in un contesto di multimedialità che offre l’opportunità di conoscere notizie e immagazzinare dati a cui prima si accedeva molto più lentamente. La distanza fisica non è più un fattore fondamentale ai fini della comunicazione: si può lavorare, visitare una mostra dall’altra parte del mondo o ascoltare un concerto senza muoversi dalla propria abitazione. Appare abbastanza semplice, dunque, capire che, sebbene la sordità sia in qualche modo avvantaggiata dal mondo globale e multimediale, rimane per molti aspetti una condizione fortemente invalidante per chi la vive. Basti riflettere sul fatto che l’affermazione della famiglia nucleare su quella patriarcale ha notevolmente limitato l’accoglienza e la condivisione dell’handicap in un ambito sociale più ristretto: l’individuo, in generale, è esposto al giudizio continuo e all’accettazione da parte di un mondo complessivamente composto da individui tra loro estranei. In questo contesto, che favorisce l’isolamento di ogni componente sociale, risulta quanto mai importante sfruttare pienamente il potenziale della multimedialità a favore di un’integrazione completa di persone che vivono la quotidianità di questo mondo frenetico con uno svantaggio iniziale, rappresentato dal loro deficit fisico.
Uno dei mezzi di comunicazione di massa tra i più diffusi e apprezzati è senza dubbio la televisione: la semplicità d’uso e l’attuale basso costo l’hanno portata ad affiancare sempre più efficacemente la stampa e la radio come fonte di informazione e, soprattutto, di svago, grazie alla vastità dell’offerta di trasmissioni. Proprio in virtù di questo, è necessario che diventi davvero accessibile a tutte le fasce di popolazione, comprese quelle in cui una menomazione fisica non consente la piena fruizione del mezzo. Da questo punto di vista la sottotitolazione, e in particolare la sottotitolazione intralinguistica in tempo reale, risulta un mezzo efficace per superare le barriere imposte da un problema uditivo, consentendo non solo l’accessibilità a contenuti informativi o ludici preregistrati, ma anche a tutti quegli eventi in real-time che permettono alla persona sorda di non sentirsi esclusa da una parte importante della realtà quotidiana.
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Informazioni tesi
Autore: | Tiziana Trapani |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Macerata |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lingue Moderne per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale |
Relatore: | Carlo Eugeni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 205 |
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