La promozione della cultura museale on line
La nozione di divenire è fortemente racchiusa in tutta la questione; i beni culturali appartengono, appunto, a quella categoria di beni che nel tempo ha conosciuto profondi cambiamenti, soprattutto nell’ottica del valore ad essi attribuito; dapprima sono stati fonte di studio affinché venissero riconosciuti come tali, ovvero si potessero identificare come “testimonianza materiale avente valore di civiltà” , successivamente, dopo tale riconoscimento e consapevolezza che si trattava di opere che potevano concorrere alla crescita culturale dei cittadini si è provveduto alla loro tutela e, solo negli ultimi tempi, all’importanza della loro valorizzazione e promozione .
Dall’unione di queste azioni appena citate nascono quindi i musei, dapprima solo con il compito di “proteggere le opere” e, successivamente, anche con quello di “arricchire culturalmente” gli utenti; così, come le opere in esso contenute, anche i musei si sono trasformati nel tempo. In un primo momento venivano infatti considerati solamente come delle “mastodontiche scatole” dove stipare oggetti perché non andassero persi o distrutti, per poi diventare dei veri e propri “luoghi della cultura” dove i fruitori hanno la possibilità di venire in contatto con opere d’arte e della scienza per potersi evolvere intellettualmente.
Ma i musei non si sono limitati a questo, nel tempo hanno continuato il loro percorso per avvicinarsi ai loro fruitori, attuali e potenziali, attraverso il potenziamento delle proprie strutture con l’apertura di punti di ristoro e book shop interni , anche se si è ancora molto lontani dall’ottica di vedere il museo come un ambiente caratterizzato da un senso di appartenenza e di familiarità dove alcuni visitatori consultano libri nelle sale di lettura, arredate come salotti con poltrone e caminetto, altri si incontrano in giardini d’inverno, illuminati da eleganti lucernari .
E’ proprio nell’ottica della continua trasformazione che si sono inserite le innovazioni tecnologiche e internet che saranno d’ausilio nel progetto di creazione di un “museo virtuale” ovvero un tipo di accesso ai dati interattivo e basato sui rapporti multimediali; un museo virtuale può ricostruire ambienti, modi di vita, storia, con avanzate tecnologie per l’elaborazione dell’immagine che integrano il museo tradizionale.
Questo tipo di trasformazione non vuole portare ad essere obsoleti i musei che tutti noi conosciamo – le sensazioni che un’opera dal vivo può provocare non sono nemmeno lontanamente paragonabili con quelle di una riproduzione, anche se di ottimo livello – ma vuole piuttosto essere un’integrazione per consentire un aumento dei suoi utenti.
I fruitori, infatti, non sostituirebbero la visita reale con quella virtuale, al contrario quest’ultima servirebbe come integrazione della prima offrendo uno stimolo al “contatto reale con il museo” e un eventuale approfondimento successivo attraverso il “contatto virtuale”.
Nel futuro ci si prefigge quindi un utilizzo sempre più ad alto livello del web come risorsa didattica e di sussidio per regolare il flusso dei visitatori con la preparazione sia culturale sia civica nel senso di un maggior rispetto e consapevolezza del valore di un bene culturale.
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Informazioni tesi
Autore: | Cristina Forti |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze della Comunicazione |
Relatore: | Carlo Gelosi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 150 |
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